Regione Marche e Comune di Ancona sulle infrastrutture portuali
Il corposo programma di interventi infrastrutturali complementari al PNRR sul quale la Conferenza Unificata ha nei giorni scorsi espresso la propria intesa, che consegnerà 90 milioni di euro di risorse ai porti marchigiani di Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto, è un’occasione unica per i nostri porti non solo per continuare a crescere e ad essere competitivi, ma anche per virare verso uno sviluppo green, che ponga gli scali marchigiani al centro del processo di transizione ecologica ormai imprescindibile in tutte le politiche di cambiamento e di crescita.
Attorno a questi obiettivi non possono che catalizzarsi, a livello regionale, l’impegno e la sinergia interistituzionale delle competenze e delle sensibilità politiche e amministrative, perché il sistema portuale è, di fatto, una delle più grandi aziende delle Marche, con oltre settemila dipendenti. È uno dei più grandi motori produttivi del territorio e, quindi, uno dei focus strategici delle politiche di governo della Regione, delle Città portuali e in particolare della Città di Ancona che è la sede dello scalo principale.
Regione Marche e Comune di Ancona, nella persona del governatore Francesco Acquaroli e del sindaco Valeria Mancinelli, hanno dunque condiviso una serie di priorità da portare avanti congiuntamente per garantire che i progetti finanziati diventino realtà, in tempi certi e veloci.
In primo luogo ritengono necessario monitorare costantemente l’iter di queste e altre progettualità infrastrutturali strategiche per la regione, al fine di accelerare iter amministrativi o dei lavori.
L’obiettivo riguarda le opere previste con i fondi Pnrr, ma anche altri interventi strategici come l’Uscita a Nord e il raddoppio della statale (in cui è fondamentale il confronto costante con Anas), il progetto Lungomare Nord, il raddoppio Fincantieri e tutti i grandi interventi in cui le istituzioni locali devono far squadra per garantire che procedano speditamente.
Insieme Regione e Comune chiedono inoltre al Governo che alla dotazione economica si accompagnino quelle riforme necessarie a semplificare gli iter amministrativi finalizzati alla realizzazione di grandi opere; è un’azione essenziale per calare rapidamente a terra queste opportunità.
La terza direttrice, che vede come interlocutori da un lato gli enti del territorio e, dall’altro, il Governo con il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, riguarda il rilancio del sistema logistico del porto di Ancona e delle offerte intermodali di Porto – Interporto e Aeroporto, su cui occorre ancora lavorare per reperire tutti i finanziamenti necessari.