20 giugno, Giornata Mondiale del Rifugiato, le iniziative ad Ancona

 

Il 20 giugno in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, che rappresenta un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di oltre 70 milioni di rifugiati e richiedenti asilo, costretti a fuggire dal proprio paese perché minacciati dalla violenza, dalle persecuzioni e dalle violazioni dei diritti umani cercando protezione in un altro paese. In questa speciale ricorrenza, il Comune di Ancona aderisce all’iniziativa promossa dall’ UNHCR Insieme possiamo fare la a differenza – Together We Can do Anything illuminando di colore blu il Teatro delle Muse nella giornata del 20 giugno.

Un’altra iniziativa per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato 2021 è promossa dagli Enti titolari dei Progetti di accoglienza SAI (*) minori stranieri non accompagnati dei Comuni di Ancona, Jesi-Asp Ambito 9 e l’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Senone”, in provincia di Ancona, Quest’anno hanno scelto di celebrarla insieme, al fine di dare forza ad un messaggio di speranza, soprattutto a seguito della attuale pandemia da Covid-19. L’evento in programma il 19 giugno a partire dalle ore 17,00 consiste in una diretta on line streaming con eventi musicali, performance artistiche e spazi di racconti e attività svolte dai beneficiari minori accolti nelle comunità, nonché testimonianze di giovani che hanno svolto un percorso di integrazione nell’ambito di progetti di accoglienza finanziati con Fondi del Ministero dell’Interno. L’evento verrà trasmesso in diretta dai canali social degli enti gestori del progetto che utilizzeranno gli hashtag #GMR 2021 e #ripartiamodalSAI – live YouTube youtu.be/yi_8rXt7UbA- e dalla pagina facebook del Comune di Ancona.

Il programma, oltre alla partecipazione dei ragazzi accolti nelle Comunità negli ambiti dei tre Progetti SAI promotori dell’evento, con performance musicali sviluppate nell’ambito di percorsi laboratoriali, vedrà l’esibizione di alcuni musicisti quali Lighea, Jabel Kanuteh, il rapper Simone Marinelli ed il gruppo Contradamerla con l’intervento live di Wu Ming 2 nell’ambito del progetto Surgelati.

I due spazi centrali dell’evento saranno i talk tematici, in cui verranno presentate le testimonianze di cittadini migranti che, dopo aver trascorso un periodo nei progetti di accoglienza, sono riusciti ad inserirsi con successo nel tessuto sociale ed economico del nostro paese. Saranno l’occasione per riflettere sulla complessità dei percorsi migratori, sulla loro prospettiva temporale, sulla non linearità che vede susseguirsi passi avanti e indietro e alcune battute di arresto, sulla fatica, sulle difficoltà ma anche sulla possibilità di realizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni guardando al futuro con speranza e determinazione. Saranno anche l’occasione per riflettere su quanto i percorsi migratori siano profondamente inseriti in un tessuto comunitario e quanto i legami sociali possano fare la differenza.

Saranno invitati a parlare della loro esperienza Enaiatollah Akbari, co-autore del libro di Fabio Geda “Nel mare ci sono i coccodrilli”, Hamed Ahmadi, regista, imprenditore e proprietario della catena di ristoranti “Orient experience” di Venezia, Klejvis Shiba, calciatore della nazionale under 21 Albania. Interverrà inoltre Pippo Costella, Direttore di Defence for Children Italia e si discuterà del tema dell’accoglienza in famiglia a partire dalla visione di un estratto del documentario “Family Affair Bologna: famiglie elettive”.

Sarà un’iniziativa di festa, informazione e riflessione, dedicata ai ragazzi accolti nei progetti e insieme a loro organizzata. Con i ragazzi sono state infatti scelte le tematiche da percorrere nell’evento attraverso la musica e gli ospiti invitati: il viaggio e il significato di “farcela” in un percorso migratorio in tutta la sua drammaticità.

Celebriamo questa giornata con piena condivisione considerato anche (soprattutto) l’impegno concreto assunto dall’Amministrazione su questo tema: l’adesione al SAI, il sistema di accoglienza nazionale, finanziato dal Ministero dell’Interno, con il nostro Progetto “Ancona Città d’Asilo”, che prevede l’accoglienza per adulti, famiglie e minori stranieri non accompagnati. Proprio alcuni di loro prenderanno la parola durante l’iniziativa organizzata.

Per l’assessore alle Politiche sociali, Emma Capogrossi “accogliere e tutelare rifugiati e richiedenti asilo non è espressione di una solidarietà generica, è un impegno concreto e costante per gli enti locali che aderiscono al Sistema nazionale di Accoglienza (SAI). I Comuni titolari di progetti sono ancora in numero limitato nonostante gli interventi siano completamente coperti dai fondi statali del Ministero dell’Interno, ma gli enti che attivano i progetti lo fanno con un forte coinvolgimento senza perdere di vista gli obiettivi.

Nel nostro caso siamo concretamente da anni coinvolti con il nostro Progetto “Ancona Città d’Asilo”, che prevede l’accoglienza per adulti, famiglie e minori stranieri non accompagnati. Proprio alcuni di loro prenderanno la parola durante l’iniziativa organizzata che sposiamo pienamente”.
(*) SAI – Sistema di accoglienza e integrazione
Il D.L. 21 ottobre 2020, n.130, convertito in Legge 18 dicembre 2020, n.173, rinomina il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati SIPROIMI in SAI – Sistema di accoglienza e integrazione. La nuova norma prevede l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale oltre che dei titolari di protezione, dei minori stranieri non accompagnati, nonché degli stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali, al compimento della maggiore età. Possono essere accolti, inoltre, i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali (umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, vittime di sfruttamento lavorativo), le vittime di calamità, i migranti cui è riconosciuto particolare valore civile, i titolari di permesso di soggiorno per cure mediche. Nell’ambito del Sistema sono previsti due livelli di servizi di accoglienza; al primo livello accedono i richiedenti protezione internazionale e al secondo livello, finalizzato all’integrazione, accedono tutte le altre categorie sopra elencate.
La rete SAI

ll Sistema di accoglienza e integrazione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che, oltre ad assicurare servizi di vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.