Variazione di bilancio all’esame del Consiglio comunale. Fondi governativi per 10 milioni di mancate entrate
Sarà all’esame del Consiglio Comunale il 29 ottobre prossimo, la proposta di variazione di bilancio approvata dalla Giunta nella seduta del 20 ottobre scorso.Si tratta di una modifica del documento contabile dell’Amministrazione che tiene conto dei fondi giunti dallo Stato per via dell’emergenza come ristoro per le mancate entrate dovute alla crisi generata dal Covid.
In quest’ambito, a fronte della diminuzione delle entrate subita dagli Enti Locali e che per Ancona ammonta a circa 10 milioni di euro, il Governo con un decreto legge a maggio aveva già previsto un rimborso che, per il Comune, per le minori entrate dall’imposta di soggiorno ammonta 78.300,83 euro; perdita di gettito dell’IMU per esenzione acconto per gli immobili del settore turistico e del settore cultura, assegnati 97.259,77 euro; gettito Cosap (per agevolazioni imprese di pubblico esercizio) assegnati 196.092.13 euro al capoluogo. Il fondo per l’espletamento delle funzioni fondamentali a favore dei Comuni vedeva attribuiti 5.582.415,24 euro al municipio dorico.
Lo scorso agosto, un nuovo decreto, il 104, ha incrementato la dotazione di questi fondi, con conseguente necessità di adeguamento delle relative previsioni di entrata. Nell’attesa che il Governo proceda all’emanazione dei rispettivi decreti ministeriali di assegnazione, l’Amministrazione rispondendo alle esigenze di legge, ha proceduto alla variazione di bilancio, stimando le ulteriori somme che dovrebbero arrivare ad Ancona.
Pertanto per i mancati introiti dall’imposta di soggiorno potrebbero giungere ad Ancona ulteriori € 234.905,49; per perdita gettito IMU per esenzione anche del saldo per gli immobili del settore turistico e del settore cultura, ulteriori € 109.202,84; integrazione del fondo a ristoro della perdita del gettito Cosap per agevolazioni imprese di pubblico esercizio, ulteriori €65.364,04; integrazione del fondo a ristoro della perdita del gettito Cosap per agevolazioni imprese di pubblico esercizio, altri €65.364,04; ad integrazione del fondo per l’espletamento delle funzioni fondamentali, dovrebbe giungere 1,5 milioni di euro.
L’Amministrazione ha provveduto, tra l’altro, all’aggiornamento delle previsioni di bilancio per l’anno 2020 relativamente alla tassa sui rifiuti (TARI), a seguito dell’avvenuta approvazione del relativo piano tariffario, delle tariffe e delle agevolazioni, da parte del Consiglio Comunale nel settembre scorso. Venendo incontro alla crisi che le categorie produttive stanno affrontando, ha inserito, nella previsione di spesa, 800.000,00 euro per agevolazioni a favore delle utenze non domestiche, sotto forma di riduzione della quota variabile della TARI dovuta per l’anno 2020. Ha incrementato di 20mila euro, portandolo da 380.000,00 a 400.000,00 euro, il fondo destinato alle riduzioni della TARI per le utenze domestiche in base all’ISEE.
In realtà l’ammontare complessivo dei contributi statali compensativi, così come stimati per le quote che non sono state ancora ripartite, risulta inferiore rispetto alle previsioni di minori entrate 2020, imputabili al prolungarsi dello stato di emergenza conseguente alla diffusione del Covid-19. Pertanto l’Amministrazione dovrà fare ricorso anche a quote di avanzo 2019, applicate al bilancio 2020, per 1.463.094,17 euro e circa altrettanti derivanti da oneri di urbanizzazione, per raggiungere, come previsto per legge, per il 2020 il pareggio di bilancio.