Incendio al porto di Ancona, gli ultimi aggiornamenti.

Dall’insieme dei dati risultati dalla attività di analisi svolta a seguito dell’incendio che si è sviluppato in area portuale l’altra notte, e da una serie di altri indicatori  riferiti in sede di COC- Centro operativo comunale, che è tornato a riunirsi nella tarda mattinata di oggi   – il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli ha deciso di  revocare le  misure adottate ieri  nell’emergenza e valide fino alla mezzanotte di oggi:  domani venerdì 18 settembre  riapriranno le scuole, i nidi, le sedi universitarie, i centri semi residenziali, i parchi e gli  impianti sportivi all’aperto. 

A titolo cautelativo, in attesa di  risultati che verranno forniti da Arpa Marche  tra oggi, domani e domenica,  proseguiranno gli interventi di  pulizia straordinaria delle strade per rimuovere i materiali depositati  (l’agenzia sta formulando la mappa delle ricadute degli stessi)  e resteranno in essere alcune raccomandazioni, quali lavare le superfici esterne delle abitazioni, evitare il consumo di vegetali a foglia larga prodotti nel territorio comunale e  lavare bene sotto l’acqua corrente gli altri prodotti ortofrutticoli.

“Alla luce delle informazioni condivise totalmente con Arpam,  Vigili del Fuoco,  Asur Marche e Protezione civile –  ha sottolineato il Sindaco-  abbiamo ragione di potere ridurre le limitazioni applicate ieri, nelle ore immediatamente successive all’incendio.  Qualunque sarà il risultato delle analisi delle prossime ore e giorni (su diossine e metalli pesanti)  riteniamo già da oggi che le misure adottate siano congrue”.        La prima notizia positiva è che i Vigili del Fuoco questa mattina hanno spento definitivamente il rogo.  Il loro lavoro prosegue con l’opera di smassamento del materiale combusto, lavoro che li vedrà impegnati ancora per giorni.   Da parte dell’Arpam è stata  prodotta evidenza che il livello di presenza di acido cianidrico (potenzialmente derivante dalla combustione del poliuretano) è  totalmente inesistente nell’aria nei 5 punti della città dove sono state effettuate le rilevazioni,  mentre nell’ “epicentro” dell’incendio  è addirittura  dieci volte al di sotto  della soglia limite .   Anche i valori di PM1, rilevati costantemente dalla stazione di Cittadella, evidenziano un ridimensionamento significativo con un rientro nei parametri standard (da 250 microgrammi per metro cubo a 13).     Il rialzo della presenza nell’aria delle polveri che avviene nelle ore del mattino (ieri e oggi) è dovuto all’evaporazione notturna del calore che si scontra con l’aria fredda, niente a che vedere con l’incendio.

Il fatto che si continui ad avvertire un odore acre in alcune parti della città – hanno chiarito gli esperti-  non è in alcun modo indice di pericolosità.  Date le condizioni atmosferiche attuali e data anche la movimentazione del materiale andato bruciato  è  fisiologico che  circolino cattivi odori.    Da Asur Marche la riconferma che non sono stati segnalati accessi nei pronti soccorsi degli ospedali Salesi e Torrette per situazioni particolari,  collegabili ai fumi prodotti dall’incendio.

AGGIORNAMENTO 16 SETTEMBRE ORE 21.00

A fine pomeriggio di una giornata interminabile, contrassegnata dall’emergenza scaturita dall’incendio che ha distrutto la notte scorsa un capannone di ampie proporzioni in area portuale, con rilascio di fumo abbondante che ha interessato una vasta porzione del territorio,  il COC è tornato a riunirsi  presso la sede del Comune e sotto la guida del sindaco Valeria Mancinelli,  per concordare  una serie di indicazioni certe da comunicare alla cittadinanza, a salvaguardia della salute collettiva.

Essendo ancora in corso valutazioni di carattere ambientale che richiedono tempi standardizzati  e  in attesa dei risultati delle analisi effettuate dall’Autorità sanitaria,  attuate anche con l’ausilio di un laboratorio mobile intervenuto da Perugia,  il sindaco ha  comunicato ai giornalisti convocati a fine riunione,  misure  e  suggerimenti  cui attenersi  “a titolo cautelativo”  (in attesa, appunto,  dei risultati degli accertamenti)    nelle prossime ore e nei prossimi giorni e fino a nuova comunicazione:

1-  attraverso  la reiterazione dell’ordinanza di questa mattina, si dispone di prolungare a domani, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, dei nidi e dell’ Università, eccezion fatta per il polo di Torrette. Restano chiusi anche i centri semiresidenziali e i parchi.

2- verrà eseguita  a partire da domani, sulla base di una perimetrazione che  sarà definita  in relazione alla modellistica di ricaduta dei fumi elaborata dall’ Arpam,   la pulizia straordinaria delle strade interessate dal deposito di materiale sedimentato a terra a seguito dell’incendio.

3- si raccomanda  la pulizia di superfici esterne (davanzali, balconi) delle abitazioni private, da effettuare solo con acqua

4-  si sconsiglia   il consumo di vegetali a foglia larga provenienti dal territorio comunale

5- si sconsiglia di svolgere attività fisica all’aperto

6-  si sconsiglia di tenere aperte le finestre,  limitandosi al solo ricambio di aria

 

“L’obiettivo di queste iniziative-   ha sottovalutato più volte il Sindaco, facendo presente che il focolaio dell’incendio è ormai ridotto e che al momento non c’è alcuna evidenza scientifica di  possibili conseguenze dell’accaduto, vale a dire elementi insalubri-   è quello di evitare qualsiasi  ricaduta sulla salute dei cittadini fintanto che non verranno acquisiti  i risultati degli esami sui fumi”.      “Dalla ricognizione dei materiali nel capannone  andato distrutto- ha ricordato-   è emerso che non vi erano stoccati materiali pericolosi;  si conferma inoltre che si tratta di manufatti bonificati dall’amianto ormai da anni e anni,   perciò ogni misura adottata è  assolutamente prudenziale per non trascurare e minimizzare anche  ipotesi meno felici quanto  improbabili ”

Alle riunioni del COC hanno partecipato  i vertici dei Vigili del Fuoco (comando provinciale),  Autorità di sistema portuale, Capitaneria di porto,  Arpam,  Asur Marche (Dipartimento prevenzione Igiene e Sanità Pubblica),  Protezione civile regionale, Prefettura,  la giunta comunale quasi al completo (gli assessori al Porto, alla Protezione civile, all’Ambiente, alle Politiche sociali e Sanità, alle Politiche educative, allo Sport)   la Comandante della polizia Municipale, la Protezione civile comunale, dirigenti comunali e altri tecnici.     A tutti il primo cittadino ha rivolto il suo ringraziamento per la disponibilità dimostrata nel  lavorare insieme (praticamente no stop)  nell’emergenza,  mettendo in rete competenze ed esperienze per dare  risposte il più possibile rapide ed efficaci.

 

PRECEDENTE AGGIORNAMENTO ORE 15.00

All’incontro della mattina era intervenuto il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Roberto Traversi- erano presenti i vertici del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’Autorità di sistema portuale, di Arpam,  Asur Marche (Dipartimento prevenzione Igiene e Sanità Pubblica),  Protezione civile regionale, Prefettura, gli assessori al Porto, alla Protezione civile, all’Ambiente, alle Politiche sociali e Sanità, alle Politiche educative, la Comandante della polizia Municipale, la Protezione civile comunale, dirigenti comunali e altri tecnici.

Ai presenti il Sindaco ha chiesto conto sia sullo stato  dell’incendio, che ha interessato una capannone della superficie molto ampia, pari a circa 40.000 metri (su un totale di 60.000 metri,  in quella che era un tempo la Tubimar) e che attualmente permane allo stato di focolaio e colonna di fumo in una parte ridotta, sia sul livello di inquinamento prodotto dalla combustione, così da potere adottare nelle prossime ore (entro la giornata odierna) le misure più idonee a salvaguardia della salute della cittadinanza.   Dall’Autorità portuale – che ha incontrato questa mattina i titolari delle concessioni demaniali interessate-  è stata data l’indicazione che i materiali andati bruciati non sono fortunatamente  pericolosi né tossici, si tratta prevalentemente di sostanze plastiche (poliuretano e gommapiuma);  da Arpam la notizia che il livello di PM1, registrato dalla stazione di rilevazione di Cittadella, dopo un picco raggiunto nelle prime ore del mattino,  pari a 250 microgrammi per metro cubo,  è sceso fino  al livello 20.    A  monitorare la qualità dell’aria anche l’impianto posto sul tetto del Comune e un laboratorio mobile arrivato appositamente da Perugia e collocato in piazza San Gallo  che prenderà in esame la quantità di  particelle di acido cianidrico rilasciate dal poliuretano.

Alle due autorità scientifiche/sanitarie -Arpam ed Asur Marche- il sindaco ha chiesto di trattenersi a fine riunione per un confronto e uno scambio serrati su dati in corso di rilevazione così da potere avere tutti gli elementi possibili per porre in essere nelle prossime ore  misure concrete, a  tutela della cittadinanza.

Vale a dire se prorogare o meno l’ordinanza di chiusura di scuole, nidi e centri disabili emanata questa mattina presto con l’avvio dello stato di emergenza, ed eventuali altre decisioni.  L’incontro con i giornalisti – e quindi delle comunicazioni ulteriori ai cittadini-  è fissato attorno alle ore 17,30.