Spiagge, monitoraggio arenile per nidificazione specie rare
In risposta ad una nota inviata del “Comitato TAG Costa Mare” che raggruppa tutte le associazioni di protezione ambientale, di maggiore rilevanza nazionale e regionale sui temi della salvaguardia degli ambienti marini (Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, SlowFood, WWF, etc.), il Comune di Ancona, ha attivato nei giorni scorsi il Servizio Ambiente Verde Pubblico per una verifica attenta e puntuale rispetto alla situazione segnalata. Il Comitato delle associazioni ha di fatti segnalato al Comune che, in assenza di ogni forma di disturbo in relazione al coprifuoco imposto dalla presenza del CoronaVirus, si sarebbero potute avere nidificazioni di specie rare in ambienti costieri normalmente utilizzati per la balneazione. All’Amministrazione si è chiesto di verificare sul posto -prima della riapertura delle attività e prima delle operazioni di pulizia-la eventuale presenza di nidi a terra di specie in pericolo di estinzione, quali uccelli come il Fratino o il Fraticello, che proprio in questi giorni primaverili hanno il loro periodo riproduttivo, o persino di Tartarughe marine che, dopo il caso di Pesaro dello scorso anno, non è da escludere a priori, dato che la deposizione delle uova nelle buche realizzate sulla sabbia avviene proprio nel periodo tra aprile e luglio.
Il personale del Servizio Ambiente del Comune, dopo aver sentito anche gli esperti del Parco del Conero, ha effettuato pertanto una verifica attenta delle spiagge di Palombina, Torrette, Passetto, Mezzavalle e Portonovo prima dell’avvio delle attività di pulizia e sistemazione delle spiagge che si sta organizzando in questo periodo.
Munito di binocoli, il personale del Comune ha potuto percorrere per intero la linea di costa comunale utilizzata per la balneazione senza rilevare nidificazioni in corso o tracce di preparazione di nidi a terra, come usano fare le specie citate.
I sopralluoghi hanno consentito peraltro di rilevare con attenzione la situazione di conservazione dei luoghi, della presenza di materiali spiaggiati e lo stato di manutenzione dei manufatti presenti. Le operazioni di pulizia potranno così essere effettuate quest’anno con anche maggiore cura agli elementi naturali e paesaggistici arrivando a rimuovere i soli materiali antropici, per la maggior parte plastici, nei punti monitorati.
Una particolare attenzione sarà posta in quei punti dove, proprio la minore presenza di persone in questo periodo, ha riportato ad una maggiore naturalità dei luoghi con una nuova presenza di vegetazione dunale. Di particolare interesse è stata la rilevazione di una incredibile trasparenza dell’acqua favorita, quasi certamente, dalla concomitanza di un minore apporto di materiali dai fiumi, con la chiusura di tante attività in questo periodo e dalla riduzione del materiale in sospensione presente in mare a causa del lavoro sui fondali delle imbarcazioni da pesca.
“Abbiamo colto la necessità di verificare queste possibili modificazioni– commenta l’assessore all’Ambiente, Michele Polenta- indotte dall’assenza della presenza umana.
Il nostro atteggiamento sarà sempre di crescente attenzione nei confronti dell’ambiente che ci circonda, a maggior ragione in un momento così delicato nel quale l’Amministrazione deve dare un forte segnale di tutela del territorio, nel ricercare in tutte le situazioni soluzioni alternative a minore impatto e all’insegna di una tutela efficace e costante. Ringrazio la Direzione Ambiente per l’ottimo servizio svolto nel gestire questa specifica problematica a tutela della fauna”.