Pannolini lavabili, al via la sperimentazione

 

Diminuire sensibilmente la produzione di rifiuti, in linea con le politiche di sostenibilità ambientale adottate ormai da molti Comuni italiani ed europei, incrementare il benessere dei bambini e abbassare i costi per le famiglie:  sono molti e significativi i vantaggi di una iniziativa condotta a titolo sperimentale da un asilo nido anconetano che ha promosso l’ utilizzo dei pannolini tessili lavabili in sostituzione del pannolino uso e getta.

Da qualche settimana, difatti, le educatrici del Centro per l’infanzia  “L’albero delle coccole”, che accoglie bimbi dai 12 mesi ai 3 anni,  stanno utilizzando per 16 di loro-    previo consenso dei genitori-    pannolini tessili al posto di quelli tradizionali,   in adesione al progetto “Lavabile è sano!” promosso dall’assemblea Territoriale d’Ambito ATO 2 Ancona.

Come noto, la percentuale di rifiuto indifferenziato prodotto dalle strutture per l’infanzia, così come dalle famiglie con bambini piccoli, è costituita proprio da questa tipologia di materiale che rappresenta la frazione merceologica più presente nelle nostre discariche, nonché uno dei prodotti usa e getta maggiormente problematici nelle nostre discariche.

Notevole è, pertanto, l’interesse dell’Amministrazione comunale verso questo progetto che potrebbe essere proposto alle famiglie dei bambini che frequentano i nidi comunali,  in considerazione della notevole riduzione della produzione di indifferenziata di questo tipo da parte di queste strutture.   Ad ogni bimbo che fruisce del servizio del nido, mediamente corrisponde il conferimento in discarica di almeno 3-4  pannolini al giorno,  una quantità che moltiplicata per centinaia di utenti produce un cumulo enorme di rifiuti da smaltire.

Per toccare con mano la sperimentazione del pannolino riciclabile,   l’assessore alle Politiche Educative Tiziana Borini ha fatto visita all’Albero delle coccole, parlando con le educatrici e prendendo visione delle modalità dell’iniziativa.   I pannolini tessili, ad ogni cambio, vengono conferiti in un contenitore di modeste dimensioni interno alla struttura e ritirati due volte la settimana da una cooperativa che svolge il servizio “lava-nolo”.  Al momento del ritiro gli incaricati  riforniscono il nido di pannolini sanificati e pronti per un nuovo utilizzo.

A meno di un mese dall’avvio della sperimentazione le famiglie che hanno aderito al progetto si dicono soddisfatte sia del grado di adattamento del loro bambino alla novità, sia del risparmio conseguito:  a fronte di un modesto contributo per il nuovo tipo di pannolino lavabile, il risparmio rispetto all’acquisto dei pannolini usa e getta sembra attestarsi attorno ai 15-17 euro mensili.   Il centro dove è in atto la sperimentazione si candida anche ad essere punto di smistamento per le famiglie che desiderano estendere l’utilizzo del pannolino tessile all’uso domestico:  “tenendo conto anche di questa possibilità-   riferisce l’Assessore Tiziana Borini-   osserviamo con attenzione questa iniziativa sperimentale, con l’intento di proporla alle famiglie che frequentano i nidi comunali, con la consapevolezza che anche il nostro Comune non potrà non attivarsi per ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati nei nidi, a salvaguardia dell’Ambiente”.