Bilancio 2019 all’esame del Consiglio Comunale
Dopo l’approvazione da parte della giunta comunale e il passaggio in Commisione, arriva a Palazzo degli Anziani il bilancio di previsione 2019/2021.
Il documento consolida alcune scelte strategiche dell’Amministrazione, pur muovendosi in un quadro di risorse economiche più penalizzante e vincolante rispetto agli anni precedenti, in particolare nella parte corrente.
Le maggiori penalizzazioni derivano dall’applicazione di specifiche norme della legge di bilancio 2019. Se da un lato, infatti, la legge di bilancio ha confermato l’importo del fondo di solidarietà già assegnato nel 2018 (per il Comune di Ancona: 16.715.197,96 euro), lo stanziamento relativo al cosiddetto fondo IMU-TASI, passa a livello nazionale da 300 milioni a 190 milioni di euro. L’ultima decurtazione determina che l’importo trasferito passi da 2.265.455 euro nel 2018 a 1.434.788 euro nel 2019. Nei prossimi decreti, su sollecitazione dell’ANCI, si prevede un ripristino di questi fondi ma al momento non ci sono state ufficializzazioni in merito. Contrariamente agli anni precedenti inoltre tale fondo non può più essere utilizzato indistintamente a copertura della spesa corrente, poiché le somme attribuite ora hanno un vincolo di destinazione specifico da rendicontare nella Banca dati delle amministrazioni pubbliche come spesa per investimenti.
La legge di bilancio, contrariamente alle forti richieste avanzate dall’ANCI, non ha inoltre ridotto la percentuale di accantonamento minimo al Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), prevista dai Principi contabili, dall’85 al 75%, confermando quindi la percentuale dell’85%.
Assolutamente penalizzante e inaspettata in termini di utilizzo delle risorse (parte corrente e parte investimenti) si segnala anche la forte limitazione all’utilizzo degli avanzi vincolati e accantonati per enti come il Comune di Ancona, in disavanzo tecnico, nonostante il D.M. del 2 aprile 2015 abbia consentito la “spalmatura” del predetto disavanzo fino a 30 anni e la Corte Costituzionale si sia chiaramente pronunciata, con le sentenze n. 247/2017 n. 101/2018, sulla possibilità di utilizzare liberamente gli avanzi nell’ambito degli equilibri generali del bilancio. La nuova limitazione all’utilizzo degli avanzi comporta per il nostro Comune la possibilità di applicare annualmente solamente una quota di poco meno di 1,5 milioni di euro, con forte penalizzazione ai fini dell’impiego dei fondi vincolati (frana e centro storico in primis, ma anche fondi regionali per il sociale).
D’altro canto l’amministrazione mantiene la scelta di ridurre l’indebitamento complessivo dell’ente e dunque di compiere operazioni, in tema di ricorso al debito, comunque compatibili con la riduzione dello stock annuale dello stesso.
Così nel bilancio di previsione, per il 2019 l’indebitamento complessivo risulta pari a circa 101 milioni di euro (– 4% rispetto all’anno precedente). Il corrispondente dato al 2012 era di 129 milioni di euro circa e la riduzione percentuale si attesta al 21%.
Sul fronte delle entrate si è scelto di non procedere ad aumenti tariffari per i servizi a domanda o variazioni delle aliquote di imposta (laddove concesso), seppur per il 2019 non sia stato ulteriormente prorogato il “blocco” all’aumento dei tributi da parte degli enti locali. Vengono fatte salve anche tutte le agevolazioni precedentemente determinate.
In un quadro di contesto così delineato, e non certo particolarmente favorevole, vi sono alcuni punti fermi.
Il tema della sicurezza resta centrale nei piani dell’amministrazione e si consolida ulteriormente rispetto a quanto già fatto negli anni precedenti. Le scuole sono interessate ai maggiori impegni in termini di attività manutentiva: dagli interventi programmati in via ordinaria, alla riqualificazione delle scuole SAVIO e del nido Agrodolce; dal completamento delle verifiche di vulnerabilità sismica scaturirà inoltre un piano di interventi che dovranno trovare principale copertura con finanziamenti appositi dello Stato. Altri interventi di carattere manutentivo riguarderanno le strade e i marciapiedi, i viadotti, le infrastrutture monitorate periodicamente, gli impianti sportivi, il verde, luoghi e strutture dedicate all’offerta culturale.
Altro tema centrale è la cura. I servizi alla persona non subiscono nessun taglio. Circa 16,7 milioni di euro (esclusa la spesa per il personale), pari ad oltre il 14% della spesa corrente, è destinato a spese per il sociale e servizi scolastici (la cifra inoltre non tiene conto della spesa per il personale alle dirette dipendenze dell’ente). È questa una scelta consolidata dell’amministrazione che ha consentito di rispondere alle fragilità crescenti della nostra società e di prendersi cura in maniera costante di disabili, minori, anziani, famiglie povere ecc.. Nel tempo si è potenziato un percorso virtuoso che ha consentito di finanziare con risorse esterne progetti altamente innovativi, in particolare su bandi della Fondazione Cariverona, ministeri, regione.
Continua il programma di riqualificazione della città. La legge di bilancio 2019 ripristina i fondi per le periferie (annullati nel corso del 2018 con il decreto Milleproroghe), pur modificando alcune condizioni di utilizzo. Entro i primi mesi dell’anno sarà nuovamente firmata la convenzione tra la Presidenza del Consiglio e il Comune di Ancona. Dopo la registrazione alla Corte dei Conti potranno essere avviati gli appalti dei lavori.
Più rapido l’avvio degli appalti per il primo bando periferie (AUD) che interessa comunque il quartiere Archi e il parco della Rupe. Continua inoltre l’iter per l’attuazione del programma ITI Waterfront che porterà al recupero di una parte di cerniera terra-mare.
Inizia la riqualificazione dello stadio dorico con fondi propri dell’ente e quella del Palaindoor, grazie a finanziamenti ottenuti per legge.
Negli interventi più strategici di riqualificazione rientrano i Mercati delle Erbe e quello del Piano. Nel corso del 2019, per quest’ultimo, verranno attivati il concorsi di progettazione per definire l’assetto complessivo che dovrà avere. Per entrambi i mercati la finanza di progetto costituisce lo strumento principale per garantirne la realizzazione.
Modernità e vivibilità – è un percorso iniziato nel precedente mandato e che si va rafforzando. Ancona sta consolidando un posizionamento forte su scala nazionale per l’offerta culturale, in particolare quella relativa alla Mole e alla sua programmazione di eventi e festival ormai continuativa nel corso dell’anno. Si stabilizza l’offerta del teatro e si continua a sperimentare un modello di fruizione turistica basato sulla capacità di attrarre turisti internazionali, principalmente dal mondo crociere. La vivibilità cittadina aumenta grazie al recupero di spazi fortemente identitari (nel 2019 si completerà il recupero dell’area del parco del Passetto) e alla realizzazione di eventi, come il Natale, Primo Piano festival, Tipicità in blu, molto sentiti dalla comunità anconetana.
Sul fronte della viabilità nel corso del prossimo triennio saranno realizzati diversi progetti legati alla mobilità dolce e sostenibile: se si rafforza l’azione sul sistema di trasporto pubblico, inizia anche la realizzazione della ciclabile del Conero, da Pietralacroce a Portonovo e le altre ciclabili urbane, il completamento dell’anello filoviario, l’acquisto di bus elettrici e una politica a sostegno della mobilità elettrica ed ibrida anche per la sosta dei privati.