Il Giuramento ritrovato: nuova luce sul capolavoro del Podesti

“Il giuramento degli anconetani” è tornato al suo splendore nella Pinacoteca Comunale F. Podesti, restaurato grazie a “Opera tua” il progetto di Coop Alleanza 3.0 – la più grande cooperativa di consumatori del Paese – che unisce l’arte e i sapori del territorio che ha avviato una collaborazione con il Comune di Ancona. Il capolavoro locale è risultato vincitore della tappa dell’iniziativa che a giugno e luglio del 2017 ha riguardato le Marche: è stato infatti votato dal 68% dei soci della Cooperativa che hanno scelto tra questo dipinto e il dipinto “Natura morta con cacciagione” conservato nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno.

L’opera e il restauro
“Il giuramento degli anconetani” di Francesco Podesti (Ancona 1800 – Roma 1895) è il simbolo di Ancona ed è stato premiato all’Esposizione universale di Londra del 1851 e a quella di Parigi del 1855. La scena si riferisce ad un evento storico del 1173 quando la città, allora Repubblica marinara indipendente, fu posta sotto assedio dalle truppe di Cristiano di Magonza luogotenente di Federico Barbarossa e dalla flotta veneziana sua alleata. L’assedio durò sette mesi nei quali Ancona riuscì a resistere e respingendo il nemico. Il quadro “fotografa” il momento in cui consiglieri, soldati e popolo giurano di resistere fino alla morte.
L’intervento di restauro, realizzato in collaborazione con Fondaco Italia – società attiva dal 2004 nella valorizzazione dei beni culturali, che ha lavorato a sua volta con le istituzioni territoriali – è stato preceduto da una fase di analisi e rilievi, anche a luce infrarossa, per localizzare le zone della tela maggiormente degradate. In seguito sono stati rimossi i detriti e asportate le ossidazioni per poi procedere a rendere omogenea la cromatura dei colori. Successivamente si è operata la rifoderatura e il consolidamento della tela sul retro, a cui ha fatto seguito il ritocco pittorico. Dopo le integrazioni pittoriche su tutta la tela, il dipinto è stato montato su un nuovo telaio e ad esso è stato applicato un protettivo neutro. I soci hanno potuto vedere sul sito della Cooperativa l’andamento dei lavori di restauro, con informazioni sui tempi e l’avanzamento dell’intervento di recupero. Il restauro è stato realizzato dalla Tecni.co.r di Roma.

“Il Giuramento degli Anconetani per la città è un dipinto fondamentale, perché rappresenta lo spirito di Ancona, il cuore di Ancona, la tenacia della città, racconta una vicenda storica, vista attraverso gli occhi dell’Ottocento, che è il grande secolo della narrazione storica europea e continentale ed è rimasto ed è ancora nel cuore degli anconetani.
E’ stato per molti anni nella sede del Consiglio Comunale, è arrivato in Pinacoteca 2 anni fa, gli è stato fatto un allestimento ad hoc, ma aveva bisogno da tantissimo tempo di un restauro che non era mai stato fatto perché è un restauro difficile, l’opera è molto grande ed era molto provata soprattutto dal periodo dei bombardamenti” . Così l’assessore alla Cultura, Paolo Marasca è intervenuto riguardo l’intervento attuato per il recupero del noto quadro del Podesti. Grazie ad un accordo con COOP Alleanza 3.0 che ha finanziato una piccola parte rispetto al costo totale, che tuttavia ha dato il via all’operazione, grazie ai soci COOP che hanno votato per questo dipinto, il Comune ha poi deciso di mettere tutti i soldi restanti per recuperare l’opera che ha vinto 2 premi ad altrettante esposizioni universali quando fu realizzata nell’Ottocento e quindi già i contemporanei riconobbero la sua importanza e la sua grandezza.

Il restauro totale è costato attorno ai 42.000 mila euro e la cifra della COOP Alleanza 3.0 è attorno agli 8.000 mila euro, il restante lo ha messo il Comune di Ancona.
“Bisogna farsi aiutare, l’input è arrivato da un privato e il pubblico ha chiuso il cerchio, quindi è un’iniziativa molto interessante – prosegue Marasca – . Ricordo che abbiamo avuto un altro di caso più piccolo dal punto di vista economico ma interessante, di Olivuccio da Ciccarello in questa Pinacoteca, che è stato restaurato da un singolo cittadino che era innamorato di quel dipinto e ha finanziato attraverso l’Art Bonus il restauro del dipinto. Sono comunque interventi costosi ma importanti perché oggi spesso nel settore culturale siamo troppo concentrati sulla spettacolarizzazione delle cose e non riusciamo a tutelarle come si deve le opere; quindi occorre investire sulla tutela, bisogna investire sull’anima delle opere oltre che sulla spettacolarizzazione, altrimenti dopo un po’ le opere da spettacolarizzare non ne abbiamo più” conclude l’assessore alla Cultura.