Mappe è dentro al porto

Appuntamento nel weekend con Mappelab – Luoghi, percorsi proget  ti nelle Marche.Stasera 23 marzo alle 18.30 presso IIS Volterra-Elia la presentazione di Mappe, che in questo ultimo numero dedica un’ampia narrazione ai progetti di sviluppo della città di Ancona. Alle 20 aprirà le sue porte eccezionalmente alla mensa Fincantieri.
Sabato 24 e domenica 25 le visite guidate alla palazzina direzionale Fincantieri (prenotazioni qui https://porto.ancona.it/eventomappe/) e il percorso dall’Arco Bonarelli all’Arco di Traiano con gli archeologi Maria Raffaella Ciuccarelli e Giacomo Piazzini prenotazioni

sabap-mar.segreteria@beniculturali.it

Nasce al porto la nuova Ancona, faro nel paesaggio adriatico degli scambi tra comunità economiche e creative, manifattura eccellente e servizi terziari.

Nasce in mezzo alle emergenze millenarie dell’archeologia; i segni della spiritualità multiconfessionale tra il Cardeto e San Ciriaco; i cantieri che custodiscono la sapienza delle mani e il valore dell’ingegno sotto l’imponenza iconica della grande gru a cavalletto della Fincantieri; dentro le aule dove si studia il vento, il carteggio e la forma che si prepara alla navigazione. Un viaggio nei luoghi simbolo delle economie del mare che diventano economie dello sviluppo a traino culturale, nel dialogo con la città storica e monumentale, i poli della conoscenza accademica, le azioni di cerniera tra costa ed entroterra. Questo racconta Ancona 2025, il Piano Strategico che impegna la città a diventare capoluogo dell’area vasta regionale e ad assumere una nuova leadership nello scenario adriatico.

MAPPE N°11 – la rivista edita dal Gruppo Gagliardini di Monteroberto – dedica ampio spazio alla trasformazione della città a partire dal porto – laboratorio progettuale, sistema urbano in cammino, crocevia di nuove e antiche vocazioni – e sceglie di entrare in quel luogo vibratile dello sviluppo con un programma di aperture speciali in luoghi mai visti, inaccessibili, segreti. Non un percorso della nostalgia ma piuttosto un processo di riappropriazione delle memorie e della coscienza di luogo che passa per una scuola – con i suoi reperti inattuali al tempo della realtà virtuale, i tecnigrafi, le aule di navigazione, carteggio e meteorologia, le meravigliose immagini di piroscafi e mappe alle pareti, lungo i corridoi di un edificio paradossale con un arco romano attaccato a una centrale termica; gli ex uffici amministrativi del cantiere – un luogo invisibile dagli anni ‘90 del secolo scorso; l’attuale mensa della Fincantieri lungo la banchina, con il doppio sguardo alla città e al mare aperto, che ogni giorno accoglie le storie del lavoro e dei lavoratori; il percorso che scende tra caserme e camminamenti nella città che c’è ma non si vede, per prefigurare la città che non si vede ma ci sarà. Così il porto, nella terra di mezzo tra permanenza e prospettiva, introduce a un’immersione millenaria e stratificata fatta di transiti, traffici, culture, appartenenze, conflitti tra capitale e lavoro, tra arrivi e partenze: un affaccio sul futuro che chiede autocoscienza elaborazione e consapevolezza della complessità “psichica” che c’è, c’è stata e ci sarà, dentro una metafora che rimanda all’idea di psicoanalisi della città. Per questo l’ospite speciale della presentazione sarà lo psicoanalista di origine argentina Aldo Raoul Becce, che terrà una conferenza dal titolo Abitare la diversità-Architettura dell’inconscio.

Il programma – ideato e curato da Cristiana Colli – è realizzato in collaborazione con il Comune di Ancona, l’Autorità Portuale del Medio Adriatico, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Fincantieri SpA, l’Istituto Tecnico “Volterra-Elia” e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Ancona, di ADI MAM, Inu e Inarch Marche.

L’iniziativa – che si svolgerà nei locali dell’Istituto Nautico – sarà aperta da una round table di benvenuto con Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona, Mario Gagliardini, editore di Mappe, Rodolfo Giampieri Presidente dell’Autorità Portuale del Medio Adriatico, Carlo Birrozzi, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Patrizia Cuppini, Dirigente Istituto Volterra-Elia e Cristiano Toraldo di Francia, Direttore Editoriale di Mappe.

Il programma prevede per sabato 24 marzo e domenica 25 aperture speciali alla Ex Palazzina Direzionale Fincantieri, orari 10/12 e 14/16  e un percorso urbano dall’Arco Bonarelli all’Arco di Traiano con gli archeologi Maria Raffaella Ciuccarelli e Giacomo Piazzini, partenze alle 10,30 e alle 14,00, durata circa 45 minuti (prenotazioni all’indirizzo sabap-mar.segreteria@beniculturali.it ).

Torniamo ad Ancona con partner importanti e aperture speciali dopo la Chiesa del Gesù, la Polveriera Castelfidardo e il mercato ittico del Mandracchio – dice Vittorio Gagliardini. La presentazione della rivista Mappe è ancora una volta occasione di conoscenza e valorizzazione dei luoghi, ma anche di socialità condivisa con le tante comunità che contribuiscono alla creazione del valore in questo territorio – imprese, istituzioni, reti professionali culturali e associative. Al Sindaco e al Presidente dell’Autorità Portuale, alla Fincantieri, al Soprintendente e alla Dirigente dell’Istituto Nautico va il nostro ringraziamento per avere accolto l’idea di costruire insieme questo appuntamento. Il 2018 segna i 60 anni di fondazione della nostra impresa: un onore per me e una grande responsabilità, quella di rinnovare e aumentare l’impegno per la qualità del progetto architettonico marchigiano e adriatico, in tutte le sue traduzioni, temporanee e permanenti.”

Sulla sfida progettuale e comunitaria che attende il porto è intervenuto anche Rodolfo Giampieri – Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale – con cui la rivista ha condiviso altre iniziative, come la presentazione al mercato ittico del Mandracchio.

Riappropriarsi del rapporto porto-città e ritrovare le radici attraverso la cultura e le innovazioni per mettersi al servizio della crescita della comunità – ha detto Rodolfo Giampieri. In questo percorso un primo significativo passo è stata la riapertura del Porto Antico da dove è possibile scoprire la sua ricchezza storica e architettonica e godere della bellezza del nostro mare. Abbiamo accolto per questo con entusiasmo l’iniziativa di Mappe di voler essere fra quei protagonisti che credono nella valorizzazione e nell’unicità dei luoghi del porto”.

In cammino con gli archeologi nella città che non si vede.

Dall’Arco Bonarelli all’Arco di Traiano.

Il percorso immersivo si snoda attraverso il tessuto della città greca e romana di Ancona, in parte invisibile e in parte da scoprire, tra i palazzi del Colle Guasco e le banchine del Porto Antico.

Un’eccezionale anteprima, riservata ad un gruppo di 20 visitatori prenotati, farà apparire, dietro il portone della sede dei Carabinieri del Nucleo TPC di Ancona in via Pio II, un lungo e imponente tratto – perfettamente conservato ma solitamente celato ai visitatori – del muro perimetrale dell’anfiteatro romano.

Da qui il percorso scende a piedi verso l’area pubblica della città antica, fra il tempio di Venere sull’acropoli e l’imponente anfiteatro romano, con le sue articolate terme pubbliche e l’elegante mosaico in bianco e nero dei delfini.

Il filo di Arianna di un sotterraneo canale di drenaggio conduce al tratto in luce del Foro romano in via Ferretti, posto su un piano artificiale, fino a piazza Stracca, nella scenografica sistemazione a terrazze digradanti verso il mare della pendice del colle Guasco.

Da qui, si intercetta una cappella e una torre medievale lungo via Rupi comunali per giungere ai magazzini del porto romano che guardano verso l’antica banchina, su cui essi erano affacciati. La passeggiata – guidata dagli archeologi Maria Raffaella Ciuccarelli e Giacomo Piazzini – si conclude con la discesa al molo nord, dove l’arco trionfale di Traiano, porta di accesso alla baia, chiuderà il cammino urbano.

Note sulla Palazzina Ex Direzione Fincantieri

L’edificio della Palazzina Ex-Direzione Fincantieri è stato progettato dall’ing. Giuseppe Zampiga in nome e per conto dei Cantieri Navali Riuniti, sede di Ancona.
 Il progetto è datato 1955 e dopo le necessarie autorizzazioni comunali e del Genio Civile di Ancona ha visto la sua costruzione negli anni 1957 e seguenti, sulla base del rilascio del permesso per la costruzione di un edificio ad uso uffici al n. 101/1956 in data 17 ottobre 1956 da parte del Comune di Ancona. Dalle note rinvenute in archivio, nel progetto sono state eseguite le scelte di lastre di travertino a filo di sega e di laterizio di costa con mattoni delle fornaci di Treia, anche per indicazioni espresse dalla locale Soprintendenza.
La realizzazione ha tenuto conto delle indicazioni della allora Commissione Igienico Edilizia, fino ai particolari della recinzione esterna e delle cornici in marmo travertino da installare alla zoccolatura di base. Il parere favorevole arrivò in tal senso il 16 gennaio 1956. Sempre su indicazioni della locale Soprintendenza l’edificio è stato impostato con il lato mare sull’allineamento dell’allora piazza di San Primiano, rispetto ad un’originaria posizione più arretrata. Per la presenza di acqua dolce di falda e di risalita l’edificio nella fase di esecuzione è stato realizzato con un doppio solaio all’interrato, di cui il primo (più basso) con adeguate pendenze a raccogliere le acque e convogliarle in apposita cisterna e il secondo (più alto) atto a piano di calpestio del piano seminterrato. Il fabbricato fu acquisito dalla Fincantieri spa a seguito della cessione dai Cantieri Navali Riuniti di Genova avvenuta nel 1984.
Nel 1998 l’edificio demaniale sito nella zona nord del porto di Ancona, divenne parte del Pubblico Demanio Marittimo – Ramo Marina Mercantile, censito al Catasto Fabbricati al foglio 3 mappale 53, con il passaggio contestuale di alcuni spazi esterni circostanti.

Mappe N°11

Arte, architettura, design, paesaggio, cultura d’impresa sono i traccianti editoriali della rivista Mappe – Luoghi Percorsi progetti nelle Marche. Il numero 11 in uscita dedica ampia narrazione ai progetti di sviluppo di Ancona. Uno speciale focus sulla trasformazione della città legata al programma Ancona 2025, cui si aggiungono alcune realizzazioni importanti per il rilancio dell’offerta turistica e culturale, come il restyling dello storico Hotel Palace, e l’Ascensore del Passetto. A questi si aggiungono il contributo di Carlo Birrozzi – Soprintendente Archeologia, Paesaggio e Belle Arti delle Marche – che delinea le strategie di valorizzazione e le possibili connessioni che vanno dal Passetto al Porto antico e l’editoriale di Cristiano Toraldo di Francia. Ad Ancona è anche dedicata la tesi di laurea di Nicolò De Vita sul Lazzaretto, e la rubrica dell’Inu – ITI Waterfront Ancona 3.0.

Come sempre la rivista spazia nella sua proposta editoriale dal restauro alla residenza agli allestimenti temporanei, dal design alla cultura all’impresa, senza dimenticare il progetto legato al food, l’arte contemporanea e l’omaggio a un maestro del territorio, per questa occasione Paolo Volponi.

Dallo scorso anno Mappe dedica uno spazio di restituzione della progettualità legata alla ricostruzione post-sisma, con uno stabile report from the front di Mario Cucinella su Camerino.

Nel numero anche un’intervista a Neri Marcorè e al suo progetto Risorgi Marche.

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