Alla gallerica Puccini espone Run
Da domani a domenica 29 ottobre la Galleria Puccini ospita “Fuori luogo” la prima mostra dell’artista Giacomo Bufarini RUN nella sua città .
RUN, nato ad Ancona, vive a Londra, è tra gli artisti di street art più apprezzati. Le sue opere adornano le strade di tantissime città in tutto il mondo, dalla Cina al Senegal.
Il suo stile riconoscibile mostra un livello di dettagli e complessità viste raramente nella street art di oggi.
La mostra intitolata “Fuori Luogo” si compone di dieci opere originali esposte negli spazi della galleria Puccini. La particolarità è che queste opere in realtà escono dalla galleria e vanno a posizionarsi in tutti i muri della città di Ancona.
Quindi per la prima volta la street art lascia l’esterno ed entra nello spazio chiuso di una galleria e contemporaneamente le opere escono dalla galleria, luogo deputato all’arte, e si estendono in tutta la città.
“Non poteva mancare tra le nostre mostre – sottolinea Anna Maria Alessandrini della Galleria Puccini- uno spazio riservato alla street art, rappresentata da uno dei suoi più validi esponenti a livello internazionale.
“Ancona- commenta l’assessore alla cultura Paolo Marasca – è da sempre terra di innovatori, sperimentatori, figure uniche e irripetibili. Giacomo Bufarini è una di queste, per indole personale, per creatività e applicazione, per passione e capacità di anticipare i tempi nel genere della street art, ma non solo. La mostra che gli dedica la Galleria Puccini, con il sostegno del Comune, conferma non solo il suo straordinario talento, ma la sua capacità di inventare interventi che trasformano lo spazio urbano anche quando espone il Galleria. Siamo orgogliosi del suo successo e della sua opera, e siamo felici che mantenga il rapporto con Ancona vivo e continuo, anche grazie a questa esposizione”.
“Fuori luogo” – spiega l’artista- è la prima mostra personale che inauguro nella mia città.
Fare una mostra come questa è stato il sogno della mia vita anche se non ho mai avuto bisogno di una “vetrina” perché , nella maggior parte dei casi, ho lavorato per strada o in luoghi pubblici.
I manifesti affissi sono parte della nostra vita quotidiana da sempre, e cosi tanto assimilati dal nostro subconscio che a volte non li notiamo nemmeno più.
In mezzo alla tempesta informatica dei social e del web hanno perso la funzione primaria di pubblicizzare; spesso lavorano, oserei dire, con messaggi subliminali.
Per questa mostra ho infatti pensato di far affiggere in tutta la città circa 120 manifesti ( 10 mie opere con una tiratura di 10 per ognuna) quale messaggio di “silenzio” in mezzo al rumore confuso dell’informazione istituzionale che spesso pubblicizza il superfluo.
L’arte così si approprierà di uno spazio inizialmente nato per essere dedicato ad altro.
La carta da manifesto- continua Giacomo Bufarini/RUN- affissa è già piena di storia, con le sue rughe indurite dalla colla e i suoi ondulati tagli alla superficie; sono irregolarità che rendono la base della carta ostile ad ogni intervento pittorico. Ma la storia che questo supporto ha accumulato lo rendono interessante ad un livello visivo che una tela ben preparata o un foglio di carta nuovo non ha.
Il manifesto è la cosa più simile ad un muro grezzo ed usurato e che può essere associato al mio lavoro e gli addetti alle affissioni partecipano inconsapevolmente alla creazione dell’opera originale.
La carta viene da me “rapita” dal suo luogo di affissione e portata in studio; il manifesto sarà “torturato” e radicalmente trasformato, poi riaffisso con nuove immagini che avrò creato e che a volte tenderanno all’astratto, altre saranno riconducibili alle figure.
Mi piacerebbe che durante la mostra la gente si riappropriasse dei manifesti staccandoli dagli spazzi di affissione e riattaccandoli ai muri di casa. Girate per la città e trovate il mio manifesto che più vi piace e, specialmente dopo una pioggia, staccate delicatamente il foglio partendo da un angolo, cercando di sollevare più strati di carta e non il singolo foglio. In questo modo avrete un pezzo molto più resistente.
I manifesti affissi saranno da me numerati e firmati e saranno parte della mostra “Fuori Luogo” presso la Galleria Puccini di Ancona.
BIOGRAFIA– Giacomo Bufarini, anche conosciuto come RUN, nasce ad Ancona nel 1979. È un artista autodidatta che si avvicina presto alla scena underground Italiana e all’arte urbana internazionale. Bufarini e’ affascinato dalla infinite possibilità che l’architettura e lo spazio pubblico offrono infatti la sua forma d’arte più comune e’ il murales. I suoi lavori di ampia scala monumentale si possono trovare in innumerevoli stati sparsi in 4 continenti del mondo, tra cui Italia, Albania, Inghilterra, California, Polonia, Cina, Marocco, Senegal, Gambia e Russia. Il suo percorso artistico è caratterizzato da una profonda ricerca sul segno, che lo ha portato ad investigare varie tecniche di disegno, pittura e tecniche di stampa come serigrafia e incisione.
RUN ha partecipato a mostre collettive in tutto il mondo e due mostre personali presso la galleria Howard Griffin di Londra e Los Angeles e una personale alla Galleria Varsi a Roma. Ha partecipato a diversi progetti pubblici d’arte tra cui l’ARTMOSSPHERE Urban Art Biennale a Mosca e il progetto MB6 alla Biennale d’arte di Marrakech, dove è stato invitato a creare un dipinto di 6400 metri quadrati nella piazza principale della città. Quest’ultimo e’ stato riconosciuto come il più grande dipinto nel continente africano.
Nel novembre 2016 Run pubblica la sua prima monografia: “Time Traveller Artist Man” (Unicorn Press UK, 2016)
Bufarini vive e lavora tra Londra e Ancona.
‘Fuori Luogo’ presso la Galleria Puccini e’ la prima mostra personale nella sua città nativa. La mostra è allestita da sabato 14 a domenica 29 ottobre
Orario dal martedì alla domenica 17,30-19,30