Partito il volontariato civico dei migranti richiedenti protezione
C’è chi ha percorso a piedi per oltre due mesi, la rotta balcanica, proveniente dal Pakistan lasciandosi alle spalle genitori e 11 fratelli, giungendo in Europa, quindi in Italia…oppure è scappato dai talebani, arrivato sulle nostre coste dalla Libia ed è nel nostro paese da ottobre 2016. Chi scappa dal reclutamento forzato nella guerra civile in corso in Senegal e chi orfano proviene dalla Costa d’Avorio e per 5 anni ha vissuto una vita difficile, poi appena raccimolati i soldi, si è messo in viaggio per cercare di raggiungere l’Italia.
Questi sono solo alcuni dei racconti dei giovani immigrati, tra i 18 e i 30 anni, che da questa mattina fanno parte a pieno titolo dei gruppo dei volontari civici del Comune di Ancona.
In virtù del protocollo d’intesa siglato la scorsa settimana tra Prefettura e Comune di Ancona, ora i migranti richiedenti protezione internazionale potranno svolgere attività di volontariato a favore della città, come occasione di coinvolgimento volta a promuovere la partecipazione attiva alla vita della comunità nonché alla fruizione, al rispetto e alla valorizzazione dei beni comuni in un’ottica di reciprocità e condivisione. L’iniziativa è sostenuta da Comune di Ancona, Anolf e SPRAR e i migranti coinvolti sono gestiti da Prefettura e Amministrazione.
I primi otto giovani stamane alle 8.30 hanno incontrato il loro tutor Sergio Papi, dipendente dell’Amministrazione, per iniziare la loro attività che li ha portati , dopo un percorso formativo, ad un primo intervento stamane nella zona di Piazza XXIV Maggio, Piazza Cavour e Corso Garibaldi. Nel prossimo appuntamento si toccherà il Piano ed in particolare a corso Carlo Alberto. Dei 19 richiedenti asilo che hanno fatto domanda per svolgere volontariato civico, oltre agli otto già attivi stamane, mentre altri saranno presto impegnati nell’attività di volontariato con l’ufficio verde in varie zone della città.
“A nome dell’Amministrazione – afferma l’assessore ai Servizi Sociali, Emma Capogrossi., si ringraziano tutti coloro che hanno aderito all’attività del volontariato civico (in tutto sinora 163) ed in particolare, questi ragazzi a cui faranno seguito anche altri richiedenti asilo e rifugiati. Ricordiamo che il volontariato civico è aperto a tutti i cittadini, organizzato secondo apposito regolamento comunale e può essere prestato in vari ambiti. La buona prassi sta nel fatto che l’attività svolta dai migranti viene inserita all’interno di tutto il sistema del volontariato civico locale, nel segno della condivisione e partecipazione attiva alla vita della comunità”