“Sbarco” di Vitali e “Cavallo” di Paladino ospiti alla Mole

Il progetto Mole prosegue il proprio cammino per fare di questo straordinario monumento un simbolo di cultura e innovazione di carattere nazionale.
Grazie all’accordo tra Comune di Ancona e Fondazione Cariverona e alla forza di un progetto forte e inconsueto, la grande mostra Ecce Homo – che continua ad avere ottimi riscontri di pubblico e di critica- ha innescato una serie di azioni:
continua la rassegna di eventi legati alla mostra, naturalmente, con conferenze, incontri, visite alla pari e workshop tutte le settimane e si compiono i passi successivi di consolidamento del progetto generale. Tra questi, ecco l’arrivo di due opere d’arte di assoluto livello che occuperanno per un lungo periodo gli spazi esterni della Mole.

Sbarco di Velasco Vitali occuperà una sezione della Corte della Mole, mentre il Cavallo di Mimmo Paladino sarà issato sul marciaronda del monumento e sarà visibile da gran parte dei punti di vista cittadini.

Queste due opere arrivano perché gli artisti sono convinti della validità del progetto Mole e considerano importante mettere a disposizione il loro lavoro per un periodo più lungo rispetto ai consueti tempi di un’esposizione. D’altro canto, queste due opere affiancheranno l’intervento – permanente – di Enzo Cucchi al Porto Antico, anch’esso compreso all’interno del progetto del Comune di Ancona e della Fondazione Cariverona, con l’apporto in questo caso del terzo partner, l’Autorità Portuale.

Una grande opera permanente, segno creato appositamente per Ancona e lasciato sul territorio da uno dei maggiori artisti italiani viventi, dunque, e due opere di grande impatto, meravigliose, simboliche, temporaneamente ospitate alla Mole per costruire assieme ai loro autori, Mimmo Paladino e Velasco Vitali, un nuovo concetto di spazio abitato dall’arte, un sistema culturale dove l’arte è inevitabile e scatena dinamismi.

La Mole come custode delle opere d’arte del passato, come simbolo, con il Museo Omero, dell’arte per tutti, come ospite di grandi capolavori con la mostra Ecce Homo e con le mostre temporanee come quella, imminente, di McCurry, e ora come fabbrica, centro d’arte e di cultura, luogo dove è inevitabile imbattersi in un lavoro d’artista.
Tutto questo è stato possibile grazie ad un rapporto coltivato con gli artisti e alla loro grande disponibilità verso un progetto che dimostra di poter crescere.

Sono coinvolti nel progetto molti attori del territorio, a dimostrazione che l’arte è un momento di aggregazione di un’intera comunità lavorativa.
In particolare, il progetto “Mole. Materia dell’uomo”, voluto da Comune di Ancona e Fondazione Cariverona,vede la regia del Fondo Mole Vanvitelliana.
La comunicazione è interamente realizzata e coordinata dall’agenzia Tonidigrigio.
L’Ufficio Patrimonio del Comune di Ancona, con l’ingegner Massimo Conti, ha fornito assistenza al progetto d’installazione dell’architetto Andrea Mangialardo.
Ma sono stati fondamentali gli apporti di imprese locali come la GMG Vitali, che si è occupata del restauro del cavallo e della sua preparazione alla posa in opera, come la Caparol, che ha deciso di sostenere l’iniziativa offrendo la verniciatura del cavallo su indicazioni dell’artista, come anche Lucesole che si occupa dei trasporti estremamente complessi e delicati delle opere e del loro posizionamento.

Sbarco di Velasco Vitali arriverà ad Ancona lunedì notte (21 febbraio) e sarà montata martedì 21 febbraio nella Corte della Mole. Il 23 marzo ci sarà un incontro con l’artista aperto al pubblico e si parlerà dell’opera, del progetto, della scultura.

Cavallo di Mimmo Paladino sarà installata sul marciaronda della Mole Vanvitelliana il 18 marzo, fatte salve le condizioni meteorologiche (il Cavallo deve essere trasportato via mare e issato dalla barca). Successivamente si organizzerà un incontro con l’artista da definire.

Domenico Paladino nasce a Paduli, in provincia di Benevento, nel 1948 e lavora oggi tra la sua terra di origine e Roma. E’ tra i principali esponenti della transavanguardia, movimento che individua un ritorno alla pittura, dopo le varie correnti concettuali sviluppatesi negli anni Settanta. Nel 1980 arriva al successo internazionale, e dalla metà degli anni Ottanta partecipa a momenti espositivi che lo vedono assoluto protagonista della scena internazionale: La Biennale di Venezia (1988), le personali Europa oggi e Materialmente, la grande mostra antologica di grafica a Gijon (Spagna, 1994). Paladino è il primo artista contemporaneo a esporre in Cina, alla Galleria Nazionale delle Belle Arti di Pechino (1994). Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali, tra cui i Metropolitan Museum of Art di New York.

Velasco Vitali nasce a Bellano nel 1960. Nel 1983 vince il premio San Fedele Incisione Giovani e l’anno successivo Giovanni Testori lo invita alla Rotonda della Besana di Milano per la mostra Artisti e Scrittori. Realizza la personale Isolitudine con Ferdinando Scianna nel 2000 e Mixtura con Franco Battiato nel 2003. Alla fine degli anni Novanta è invitato alla Quadriennale di Roma. Nel 2004 Electa pubblica Velasco 20, una monografia sui suoi primi venti anni di lavoro. Nel 2005 sue opere entrano a far parte della permanente del MACRO di Roma e nel 2011 è invitato alla Biennale di Venezia. Sbarco viene allestito dal 2010 a Pietrasanta, in Piazza Duomo e a Milano, a Palazzo Reale: è l’inizio di un percorso di riflessione sulla precarietà e sulla clandestinità. Nel febbraio 2015 è invitato alla Berlinale come come produttore e protagonista del film documentario Il gesto delle mani di Francesco Clerici, vincitore del Premio della Critica Internazionale FIPRESCI e presente in numerosi festival internazionali.