Gli eventi collaterali di Ecce Homo

Il 2017 si preannuncia ricco di attività per La Mole, anche grazie al riverbero delle attività legate alla mostra Ecce Homo che ha recentemente visto venire alla luce il suo catalogo ufficiale. La scelta di presentare il catalogo qualche tempo dopo l’inaugurazione è legata al desiderio di realizzarlo all’interno della mostra, e non utilizzando, come accade spesso, immagini d’archivio delle opere. Infatti, una delle caratteristiche di Ecce Homo è quella di trasformare e rigenerare uno spazio architettonico di grande fascino, e cronologicamente stratificato, attraverso l’introduzione delle opere d’arte e il dialogo che così si viene a creare tra la scultura e l’architettura. Realizzare un catalogo con immagini d’archivio avrebbe restituito al progetto solo la metà della sua effettiva intensità, percepibile fisicamente dai visitatori nel momento in cui si immergono un uno spazio popolato dalle opere d’arte. Il catalogo è un prodotto volutamente diverso, che si inserisce per taglio grafico, formato e concept nel solco del progetto della Mole, sempre più pronta a collocarsi nel contesto nazionale come sistema culturale di riferimento per un territorio vasto.
Il catalogo è una delle novità che, nel 2017, riguarderanno l’esposizione e, più in generale, il ruolo espositivo della Mole.

La seconda delle novità è costituita dalla fitta programmazione di eventi che partono da Ecce Homo per andare a toccare le varie forme della creatività e dell’arte contemporanea: presentazioni di artisti e di pubblicazioni, workshop e laboratori, corsi, visite guidate. Tra le visite guidate, merita una particolare attenzione la sperimentazione, nuova in Italia, soprattutto con questa intensità, di pratiche di Long Life Learning, destinate cioè a costruire una formazione permanente rivolta ai cittadini attraverso forme di coinvolgimento, sperimentazione, azione anziché attraverso l’impostazione accademica della lezione frontale. Tra queste pratiche, una menzione particolare, proprio per la sua forza innovativa che mette Ancona al livello dei grandi centri d’arte occidentali e in prima fila in Italia, va alle “visite alla pari”, visite guidate alla mostra Ecce Homo condotte da cittadini non addetti ai lavori, che, a seguito di una particolare formazione, rivelano ai visitatori le opere e la mostra mostrandole attraverso le lenti della propria esperienza personale e professionale. Uno strumento che permette di sentire e conoscere l’arte in maniera non didascalica, ma restituendole il suo ruolo di motore della crescita e del confronto civile e sociale, dell’incontro con l’altro, di indagine creativa e di trasformazione del reale. Le attività di Long Life Learning sono seguite dal Fondo Mole Vanvitelliana, in particolare da Annaclara Di Biase che ne è ideatrice e curatrice.