XXIX Convegno nazionale ANLAIDS Ancona dal 1° al 3 dicembre 2016

L’ITALIA si conferma al tredicesimo posto in Europa per le nuove diagnosi di infezione Hiv nel 2015: 3444, in lieve calo rispetto agli anni precedenti, che hanno registrato 4183 casi nel 2012, 3845 nel 2013 e 3850 nel 2014. Sono i primi dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss) che arrivano alla vigilia della Giornata mondiale dell’Aids, che si tiene il 1 dicembre.

L’incidenza è stata di 5,7 nuovi casi ogni 100 mila residenti. E tra chi ha scoperto di essere sieropositivo il 77% era maschio e l’età più frequente era 39 anni (36 anni per le donne). Anche il numero di nuove diagnosi di Aids è in costante e lieve diminuzione.
Tuttavia “parlare di percentuali è per ora ingannevole” avverte Barbara Suligoi, epidemiologa e direttrice del Centro operativo Aids (Coa) dell’Iss. Bisogna infatti considerare che ci potrebbe essere un ritardo di notifica, cioè una mancata tempestività a comunicare i dati da parte delle varie regioni.

Mantenere alto il livello di attenzione.
Occorre poi guardare il lungo periodo per evitare di dare false speranze sui cali di diagnosi, incrementando così un abbassamento del livello di attenzione su questa malattia registrato con l’introduzione di terapie che hanno allungato notevolmente l’aspettativa di vita. “Si può dire che negli ultimi 10 anni non si sono registrati incrementi ma una sostanziale stabilità — continua Suligoi — il che non ci rende soddisfatti perché speravamo che con l’informazione, le cure, i farmaci e il monitoraggio potessimo avere cali più importanti.”

La trasmissione.
Visto il calo deciso dell’uso di eroina a partire dagli anni ’90, la principale causa di contagio sono i rapporti sessuali non protetti: 44,9% eterosessuali e il 40,6% maschi omossessuali, per un totale dell’85,5% di tutte le segnalazioni. E considerando che il picco di incidenza, 15,4 casi ogni 100 mila residenti sono nella fascia di età 25-29 anni, risulta fondamentale potenziare l’informazione tra i giovani delle fasce di età precedenti. “A questo proposito — ricorda Suligoi — per qualsiasi dubbio sull’infezione da HIV e sulle infezioni sessualmente trasmesse è possibile rivolgersi agli esperti del Telefono Verde Aids 800 861 061 servizio anonimo e gratuito attivo dal lunedì al venerdì, dove rispondono specialisti del settore ed è presente anche un consulente legale.

Hiv lungo lo stivale.
Nel nostro paese l’incidenza più alta si registra in Lazio, Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna. Mentre Abruzzo, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno registrato le incidenze più alte tra gli stranieri, che, a livello nazionale costituiscono il 28,8% delle persone diagnosticate Hiv positive nel 2015.

Il problema del sommerso. Altro dato che emerge da questa analisi è che delle 720 nuove diagnosi di Aids del 2015 solo in un quarto dei casi i pazienti sospettavano di essersi ammalati. E spesso le diagnosi sono tardive, quando la patologia è già in uno stato avanzato. “La maggior parte di queste diagnosi riguardano persone ignare della propria sieropositività. L’hanno scoperta poco prima della diagnosi della malattia conclamata”, commenta Massimo Galli, direttore della Divisione Clinicizzata di Malattie Infettive dell’Università di Milano, che prosegue “in altre parole abbiamo un problema del sommerso non risolto, che anzi peggiora: negli ultimi 10 anni è aumentata notevolmente la proporzione di questi casi: dal 20,5% del 2006 al 74,5% del 2015.

Le stime attuali. “Si stima che su un totale di 120-130 mila persone viventi con Hiv vi è un 10-13% che ignorano la loro sieropositività, 1 persona su 6”, aggiunge Suligoi, “si tratta di circa 10 mila persone che non possono beneficiare delle nuove terapie e che, non adottando alcuna misura di precauzione, possono essere fonte di contagio.

ANCONA OSPITA DAL 1° AL 3 DICEMBRE IL CONVEGNO NAZIOANLE DELL’ANLAIDS

Anlaids è una Onlus attiva in Italia da oltre trent’anni nella prevenzione dell’infezione da HIV/AIDS, nel sostegno alle persone che vivono con HIV ed alle loro famiglie, nel supporto alla ricerca. Da sempre collabora con le Istituzioni nazionali, regionali e territoriali, è rappresentata all’interno della Consulta delle Associazioni per la lotta contro l’AIDS del Ministero della Salute.
Il programma del convegno del 1° dicembre ad Ancona, nel monumento-simbolo del capoluogo, la Mole Vanvitelliana, in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS, presenta alcuni aspetti innovativi: prevede infatti di trattare, al di là di quelli più tradizionali – l’attuale quadro epidemiologico, le misure di prevenzione, le terapie correnti e future – temi quali la responsabilità individuale e collettiva, gli aspetti medico legali, le nuove strategie di offerta del test HIV rapido, le tante sfide da vincere – non più solo scientifiche ma piuttosto educative, culturali, sociali, politiche – per giungere finalmente al contenimento dell’epidemia.
Una novità è la ricerca di un diverso coinvolgimento del Medico di Medicina Generale, in qualche modo escluso da questo genere di iniziative negli anni più “caldi” dell’epidemia, per riportarlo ad un ruolo centrale nella prevenzione e nella diagnosi precoce dell’infezione da HIV. Con gli strumenti diagnostici e terapeutici di oggi una nuova strategia di approccio ci può infatti permettere di compiere un salto di qualità!
Ad un Avvocato e ad un Medico Legale spetterà di affrontare il delicato tema della responsabilità individuale della persona con HIV nei confronti del partner. L’argomento è di quotidiana attualità nella attività di un ambulatorio HIV, ma diventa dirompente ed assume purtroppo contorni quasi solo scandalistici quando i media se ne appropriano (ultimo il caso del cosiddetto “untore” romano alcuni mesi fa…), con effetti prevalentemente negativi sulla popolazione ed a volte drammatici per le persone che vivono con HIV.
Fra i relatori anche giornalisti, dunque, proprio perché una corretta informazione non può che coinvolgerli da protagonisti.
Zero nuove infezioni da HIV, questo uno degli obbiettivi della lotta all’HIV/AIDS sul piano internazionale. Riteniamo che lo si possa raggiunge solo attraverso l’alleanza fra diverse componenti che vadano ad affiancare quella medico scientifica; per questo motivo Costruiamo Alleanze è la dichiarazione d’intenti del nostro Convegno.
Il 2 dicembre la giornata è dedicata ai lavori congressuali. Oltre a Medici Specialisti, Medici di Medicina Generale, Farmacisti, Infermieri, persone che vivono con HIV, saranno fra i relatori anche giornalisti, industriali, sindacalisti, avvocati, genitori, studenti, insegnanti, politici. Confidiamo dunque nella partecipazione anche di persone che mai avrebbero pensato di andare ad un Convegno sul tema HIV/AIDS. Persone alle quali chiederemo di tornare (o iniziare) ad informarsi sui temi che ci sono a cuore, perché della loro collaborazione abbiamo bisogno per diventare ancora più efficaci nella prevenzione, nella lotta alla discriminazione, nella diagnosi precoce, nell’accesso alle cure.
Sabato 3 dicembre è il giorno di: Tabù, da Adamo ed Eva ai Social: sfata i falsi miti sul sesso ed AMA SICURAMENTE, un evento rivolto a studenti e giovani costruito insieme a Caritas Diocesana Ancona, come Anlaids attiva nelle scuole. Fra gli ospiti la rapper Barbara Coen che presenterà il video musicale “Orizzonte”, realizzato attraverso il Progetto Scuola di Anlaids Nazionale dello scorso anno. Sarà una mattinata frizzante ed interattiva; il giornalista Maurizio Socci condurrà il confronto fra studenti ed esperti; chiunque, rispondendo in diretta via WattsApp alle domande poste dal palco, potrà essere protagonista e dare la possibilità alla propria scuola di concorrere all’attribuzione di premi. Sarà inoltre possibile, attraverso un’apposita cartolina, formulare domande in via riservata che avranno risposta immediata dal palco o via Facebook nei giorni successivi.
L’obiettivo che si vuole raggiungere è aumentare la consapevolezza che il sesso può essere bello ed anche sicuro, che l’AIDS è più silenziosa ma non è scomparsa, che è cambiata ma non è sconfitta, che una persona con HIV può avere una vita normale, ma che evitare l’infezione è meglio!

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