Prosegue “Resto a casa”
Prosegue il progetto “Resto a casa”, rivolto alle famiglie di malati di Alzheimer. Obiettivo migliorare le condizioni di vita dell’ammalato e della persona che lo assiste, abbattendo l’isolamento che affligge le famiglie che vivono la dolorosa esperienza di questa patologia. “Resto a casa” è proposto dalla Cooperativa GEA di Macerata, che da tempo si occupa di questo complesso ambito, con il fondamentale contributo della Fondazione Cariverona. Patrocinato dalla Regione Marche e dal Comune di Ancona in collaborazione con il Distretto Sanitario di Ancona – ASUR Area Vasta n. 2, l’Associazione Alzheimer Italia Marche Onlus, lo sponsor Bookerang ed il CED Servizi.
Il numero di contatti da parte delle famiglie sinora è attorno ai 250.
Di questi la gran parte è risultata essere non idonea a causa della diagnosi non relativa a demenza di Alzheimer bensì ad altre forme di deterioramento cognitivo o patologie. Quindi le domande effettivamente raccolte sono state 61 e da queste è stata poi effettuata una selezione che ha individuato le 20 famiglie che usufruiranno dell’assistenza.
Contemporaneamente sono stati divulgati l’inizio e le modalità di partecipazione al corso di formazione per i professionisti che andranno a costituire l’équipe multidisciplinare.
Il corso ECM (38 crediti) gratuito “La persona con demenza al centro della cura – Focus Alzheimer” approfondisce l’approccio bio-psico-sociale; in particolare, mira sia alla comprensione delle basi neuropsicologiche della malattia ed alle cause ambientali e cognitive dei disturbi comportamentali del paziente che alla necessità del sostegno alla famiglia.
Il gruppo di lavoro si compone di diverse professionalità tra cui: OSS, infermieri, logopedisti, fisioterapisti, assistenti sociali, educatori, psicologi, farmacista.
Il corso ha avuto inizio il 7 marzo 2016 e terminerà il 4 aprile 2016, prevede incontri pomeridiani con cadenza bisettimanale e si tiene presso la sede della Federfarma di Ancona.
Ad aprile, parallelamente con l’avvio dell’assistenza, partirà un corso di 18 ore rivolto ai carevigers (familiare di riferimento) dei pazienti volto a dare strumenti conoscitivi e strategie di gestione della persona con Alzheimer.
“E’ una delle forme di supporto alla domiciliarità rivolte in particolare a persone con Alzheimer e soprattutto ai familiari che hanno questo difficile lavoro di cura quotidiano. E’ un importante azione di sostegno“ ha affermato l’assessore ai Servizi Sociali, Emma Capogrossi