Il 18 marzo Ancona ricorda Trifogli

Si terrà alla Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche una giornata di studio e riflessione sulla figura del prof. Alfredo Trifogli, già Sindaco di Ancona negli anni del terremoto e protagonista della ricostruzione della città. Si impegnò attivamente per creare l’Università ad Ancona oltre a ricoprire numerosi incarichi in ambito politico e culturale e ad essere tra i fondatori dell’Anci, Associazione dei Comuni Italiani.
Attraverso la testimonianza e l’intervento di numerosi studiosi, amici, personalità, sarà approfondita la figura complessa di un uomo che ha dato tanto alla città nel convegno di studi dal titolo:
“Alfredo Trifogli tra vocazione culturale e responsabilità politica. L’Ispirazione cristiana per l’impegno nel mondo”.
L’evento è patrocinato dal Comune di Ancona e da Anci Marche e promosso dall’Arcidiocesi di Ancona-Osimo, la Regione Marche e l’Università Politecnica delle Marche.
Dopo i saluti istituzionali del Preside della Facoltà di Economia Francesco Maria Chelli, il Presidente dell’Anci Marche Maurizio Mangialardi, il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, il Governatore Luca Ceriscioli, il Rettore Sauro Longhi, Arianna Trifogli Presidente dell’Associazione culturale “Alfredo Trifogli”, seguiranno due sessioni di approfondimento e quindi le conclusioni.

ALFREDO TRIFOGLI: NOTA BIOGRAFICA
Alfredo Trifogli nacque il 22 settembre 1920 ad Ancona, dove è morto il 21 marzo 2013
Conseguito il diploma magistrale, iniziò subito ad insegnare; insegnò anche nella storica Scuola elementare “Baldi” di Ancona.
Studente universitario a Urbino, tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli Quaranta fondò ad Ancona un Circolo della FUCI (Federazione Universitari Cattolici Italiani) presso la parrocchia di San Domenico, e venne in rapporto con i presidenti nazionali: soprattutto con Aldo Moro, con il quale fu legato da una forte amicizia. Sarà poi delegato regionale della FUCI. Conseguita la laurea in Lettere alla Facoltà di Magistero dell’Università di Urbino, discutendo la tesi con il prof. Carlo Bo, fu professore negli istituti superiori anconetani, tra i quali, l’Istituto Tecnico Commerciale “Benvenuto Stracca”.
Dal 1946 al 1950 fu presidente diocesano dell’AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), di cui successivamente sarà nominato vice presidente nazionale. Negli anni Cinquanta fondò l’associazione diocesana di Ancona del Movimento Laureati (di Azione Cattolica).
Negli stessi anni fu fondatore con il sen. Raffaele Elia del periodico regionale “Vita Marchigiana”. Iscritto alla Democrazia Cristiana, fu attivamente impegnato nel partito.
Negli anni cinquanta, fu vice sindaco e assessore alla cultura della Giunta guidata da Francesco Angelini.
In quegli anni fu presidente dell’Accolta “Amici della Cultura” e del Circolo culturale “Contardo Ferrini”, che fu all’origine anche del giornale studentesco “Aula magna”, cui seguì “Il brogliaccio”. Fu inoltre segretario della Biennale d’arte “Premio Marche”.
Come assessore alla cultura avviò alcune iniziative come, per esempio, gli “Incontri con i lettori” alla Biblioteca Comunale “Luciano Benincasa” e la pubblicazione di una rivista, diretta da Ermete Grifoni, e intitolata “Rivista di Ancona” che, tra l’altro, pubblicò un numero speciale per le celebrazioni del primo centenario dell’Unità d’Italia (1961).
Nel 1959 da vicesindaco istituì la Facoltà di Economia e Commercio, quale sede distaccata della Libera Università degli studi di Urbino, dove furono chiamati a insegnare, oltre a Giorgio Fuà, noti economisti, giuristi, sociologi e storici.
Nel 1964, fu eletto per la prima volta Sindaco, ma fu costretto a dimettersi per questioni interne al suo partito e alla coalizione che avrebbe dovuto sostenerlo.
La parentesi dall’impegno politico attivo durò fino al 1968: questa parentesi coincise con un intenso impegno culturale nella città e nella chiesa locale.
Fu presidente per l’arcidiocesi di Ancona dell’Azione Cattolica Italiana.
Nel 1964 nel pieno del Concilio ecumenico Vaticano II fondò il Circolo culturale “Jacques Maritain” con l’autorizzazione del Filosofo e l’appoggio dell’arcivescovo Egidio Bignamini. Presiedette il Circolo fino al 1969, quando lasciò la presidenza essendo stato eletto sindaco di Ancona (gli succedette Giancarlo Galeazzi).
Contemporaneamente operava nell’ambito dell’Istituto internazionale di Studi piceni di Sassoferrato, e soprattutto dell’Istituto marchigiano Accademia di scienze lettere e arti di Ancona (poi Accademia marchigiana di scienze lettere e arti) che guidò per lunghi anni a più riprese (quando non potette essere presidente, ne fu vice presidente)
Il 2 Giugno del 1968 fu insignito del titolo di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Dal 1969 al 1976 fu Sindaco di Ancona con una giunta di centrosinistra.
Nel 1969 ottenne il riconoscimento da parte del Ministero della Pubblica Istruzione della Libera Università di Ancona, iniziando con la Facoltà di Ingegneria, aggiungendo, nel ‘70, quella di Medicina e Chirurgia. L’Università venne poi riconosciuta come statale, divenendo Università degli Studi di Ancona; nel 1982 si aggiunse la Facoltà di Economia e Commercio.
Come sindaco, si adoperò, fra l’altro, per la creazione di nuovi Quartieri, per la realizzazione dell’Ospedale regionale di Torrette, per il rilancio del Cantiere navale e del porto di Ancona, per l’istituzione del Parco della Cittadella, per il potenziamento delle istituzioni culturali comunali, come la Biblioteca comunale “Luciano Benincasa” e la Pinacoteca. Realizzò, inoltre, un “Piano Paesistico di Ancona” (uno dei primi in Italia), per salvaguardare il patrimonio paesaggistico della baia di Portonovo.
Nel 1970 fondò l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che presiedette per un quinquennio.
Nel 1972 fu impegnato a gestire la situazione conseguente al grave terremoto che si era verificato da gennaio a giugno, e per questo fu denominato “il sindaco del terremoto”. Si adoperò per il recupero del Centro storico. Grazie a lui, dopo l’evento sismico di Ancona, nacque la legge ancora vigente sui terremoti.
Nel 1972 fu consigliere nazionale della Democrazia Cristiana; sempre negli anni ’70 fu membro della Consulta nazionale per la Scuola della Democrazia Cristiana
Nel 1973 fu tra gli organizzatori del convegno internazionale su “Il pensiero politico di Jacques Maritain”, da cui sorse l’Institut international “Jacques Maritain” (1974), di cui fu tra i fondatori, così come lo fu dell’Istituto italiano “Jacques Maritain” (1978) e poi dell’Istituto marchigiano “Jacques Maritain” (1984): di entrambi fu presidente o vice presidente.
Il 27 Dicembre del 1975 fu nominato Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Fu preside di Scuola secondaria superiore: all’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Filippo Corridoni” di Osimo, all’Istituto Tecnico Industriale Statale “Vito Volterra” di Torrette di Ancona, e all’Istituto Tecnico Commerciale “Grazioso Benincasa” di Ancona.
Dal 1976 al 1979 fu senatore della Repubblica italiana nella VII Legislatura (che poi si sciolse anzitempo), eletto nelle liste della Democrazia Cristiana per la circoscrizione delle Marche. Come senatore fu membro della commissione permanente della pubblica istruzione, segretario di questa stessa commissione, membro della commissione della sanità, e membro della commissione di parere per la ricostruzione in Friuli e nel Veneto. Fu, tra l’altro, relatore della legge a favore dell’Istituto della Enciclopedia Italiana.
Il 2 Giugno 1977 gli fu assegnata la Medaglia d’Oro della Presidenza della Repubblica ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte.
Dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980, fu chiamato dall’allora Ministro della Protezione Civile Giuseppe Zamberletti, a dirigere il comitato per il censimento e la ricostruzione delle scuole terremotate.
In questi anni fu anche impegnato nel settore culturale e artistico, rivitalizzando la Biennale d’arte “Premio Marche” che presiedette, e la Galleria d’arte “Puccini” di Ancona di cui fu pure presidente.
Fondò inoltre due associazioni: l’AMIA (Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche) e l’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) che presiedette.
Nel 1987 fu di nuovo senatore, per un breve periodo, in sostituzione del senatore Angelo Lotti deceduto.
Il 4 maggio 2008 gli fu assegnata la massima onorificenza di Ancona: la civica benemerenza con medaglia d’oro, denominata “Ciriachino” d’oro.
Di seguito la sintesi dell’intervento al convegno del prof. Giancarlo Galeazzi
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