DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA PAOLO MARASCA
“La faziosità, che non è contrarietà, opposizione, antagonismo, ma un sentimento che deriva dal volgere lo sguardo solo a noi stessi finendo per escludere ogni rapporto costruttivo con l’esterno, è sempre un danno per la collettività. Lo è particolarmente in un paese cresciuto sul modello delle municipalità. La faziosità è anche, talvolta, uno strumento per nascondere la mancanza di spirito costruttivo alternativo. La faziosità non ha nulla di satirico, e nemmeno di sarcastico. E quando tenta di fare ironia, sfigura, perché somiglia più ad un insulto.
Questa mattina (parte della) stampa locale riporta commenti alla ri-apertura della Polveriera che, oltre a contenere inesattezze, tentano la strada del sarcasmo, oggi particolarmente abusata, ma senza successo. Cose che accadono e alle quali non si risponde, di solito. In questo caso però le inesattezze contenute nelle poche righe e soprattutto il rischio che queste inesattezze inquinino quello che dovrebbe essere un bel momento per tutti i cittadini, quale che sia il loro pensiero socio-politico, portano a chiarire alcune cose.
Non è vero che la Polveriera era già terminata nel 2008. La struttura fu inaugurata per celebrare il grande lavoro di recupero architettonico ma mancava di una serie copiosa di interventi, ad esempio di parte degli impianti e degli arredi, e difatti rimase chiusa per anni. Sono state fatte visite, ed eventi sporadici (circa 3 in 7 anni) in condizioni del tutto straordinarie e senza l’allestimento definitivo. È stata visitata con il trekking urbano proprio perché era chiusa: si permetteva cioè ai cittadini di vederla una tantum, alimentando il desiderio di averla finalmente aperta. Il trekking urbano organizza proprio visite di questo genere, in luoghi non comuni o di solito inaccessibili.
La Polveriera, cioè, sino ad oggi (anzi, sino a sabato dato che alcuni lavori sono tuttora in corso), non è mai stata finita. D’altra parte, se fosse stata finita, immaginiamo che stampa, opposizione e cittadini avrebbero avuto da ridire su una chiusura ingiustificata. Così non è stato perché la Polveriera è conclusa definitivamente solo in questi giorni, in virtù di un’accelerazione prepotente che è stata impressa dall’amministrazione e recepita da tutti
È quindi più che opportuno inaugurarla: da questa settimana la Polveriera è uno spazio della città, aperto, disponibile, visitabile, animabile, ospitale.
Abbiamo chiamato quelle che avverranno in rapida successione Ri-aperture perché si tratta della restituzione di luoghi simbolici, ma anche funzionali e finalmente riempiti di contenuti, della città. Polveriera, Teatrino del Piano, Pinacoteca, Biblioteca dei Ragazzi. Viviamo in una città esigente, che chiede sempre di più: di questo non possiamo lamentarci. Ma certo è un peccato che la restituzione di un luogo meraviglioso alla città, la sua apertura definitiva, il suo completamento, non siano visti con soddisfazione da tutti i cittadini a causa del sopravvento di uno spirito fazioso.”