MENSE, INTERVIENE L’ASSESSORE ALLE POLITICHE EDUCATIVE TIZIANA BORINI SULL’IMPOSTAZIONE E GLI OBIETTIVI DEL SERVIZIO, CONTINUAMENTE SOTTOPOSTO A VERIFICHE E VALUTAZIONI

“ Rispetto alle criticità segnalate dalle famiglie sulla refezione scolastica e riferite dalla stampa –   temperatura dei cibi e volume degli scarti- e già individuate dal Servizio, stiamo lavorando per superarle”: a riferirlo è   l’assessore alle Politiche Educative, Tiziana Borini, che assicura che le questioni evidenziate sono scrupolosamente al vaglio.     “ La situazione – spiega l’assessore-   non è omogenea per ogni mensa. Lo stesso cibo, infatti,  riceve riscontri diversi in termine di gradimento a seconda dell’educazione ed abitudini alimentari dei bambini.   L’Amministrazione comunale, peraltro – tramite il Nucleo tecnico di valutazione– continua a monitorare quotidianamente il servizio e entro breve tempo provvederà a somministrare i questionari per una migliore rilevazione della situazione e la conseguente adozione di eventuali correttivi mirati, ovviamente, finalizzati al miglioramento del servizio e al soddisfacimento della qualità attesa dall’utente.  

Accanto alle attività svolte dal personale preposto, si inserisce anche la collaborazione dei rappresentati dei Comitati mensa e del personale docente delle scuole, cui va un ringraziamento per la collaborazione fattiva volta ad una buona educazione alimentare dei bambini utenti delle mense scolastiche.   Dei giudizi espressi dai comitati si tiene assolutamente conto e quando vengono evidenziate criticità si interviene tempestivamente, come avvenuto anche stamane in un refettorio della Scuola Verne. Ma va detto che le valutazioni espresse dai genitori ad oggi sono in larga parte positive””.

In riferimento a quanto scaturito specificamente dall’incontro con i comitati delle mense scolastiche del 14 gennaio scorso, l’Amministrazione, nell’apprezzare la collaborazione attiva dei genitori dei comitati, desidera dare agli utenti le giuste informazioni relative al servizio offerto (la cui accettabilità/gradimento da parte dei bambini -come anticipato- risultamo essere eterogenei).   Secondo le indicazioni fornite dalla dietista comunale- ma vale per qualsiasi Pubblica Amministrazione- non andrebbe mai perso di vista l’obiettivo di educare i bambini a mangiare in modo sano.    Fermo restando che essi apprezzano alimenti semplici, i più piccoli andrebbero accompagnati verso i nuovi sapori di alimenti che può accadere non siano stati loro proposti in precedenza, sempre variando gli alimenti. Questo per dare completezza nutrizionale: non esiste un alimento completo, ossia in grado di fornire tutti gli elementi necessari per una corretta alimentazione. In parole semplici è un gioco di squadra: ogni alimento ha nutrienti che completano quelli presenti in un altro. Da qui nasce la alternanza dei cibi nell’arco della settimana e del mese, privilegiando sempre la stagionalità di frutta e verdura.  

Le tabelle predisposte- si fa presente- sono state elaborate nel rispetto delle linee guida dell’INRAN (Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), che rappresentano le indicazioni istituzionali per un’alimentazione equilibrata nel rispetto dei principi della dieta mediterranea e della nostra tradizione e delle Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica del Ministero della Salute, queste ultime già recepite dalla Regione Marche con delibera di Giunta n. 1762 del 6.12.2010. Sono state seguite anche le Nuove Direttive INRAN, delle quali la prima è quella relativa al bilancio idrico dell’organismo, indicando anche la quantità minima di acqua che il bambino dovrebbe assumere a scuola, nonché quelle relative alla specificità dei destinatari (bambini), tutto nel rispetto delle indicazioni per la sicurezza alimentare.   Da qui deriva che nella dieta sono previsti primi piatti asciutti, minestroni, zuppe di legumi, carni rosse e bianche, pesce, bresaola, formaggi, verdura e frutta, ecc. con impiego esclusivo di olio extra vergine di oliva quale condimento e burro solo per purè. Tutti gli alimenti che vengono utilizzati per il confezionamento dei pasti sono sottoposti a sistematici controlli ispettivi interni e ad esami analitici, questi ultimi mediante laboratorio esterno convenzionato con il Comune di Ancona.

La dieta proposta è costituita pertanto e prioritariamente da alimenti salubri:   proteine ad alto valore biologico, acidi grassi polinsaturi, amidi, vitamine, sali minerali, ossia nutrienti di specie- specifica, consigliati nell’alimentazione per soggetti in accrescimento. Tutto seguendo le raccomandazioni nutrizionali basate sui fabbisogni nutrizionali dei bambini in età scolare.    

Rispetto al progetto regionale Pappa fish –al quale i bambini hanno risposto con un accresciuto gradimento dei piatti proposti- si basa sull’ educare i bambini al consumo di pesce fesco locale, attraverso alimenti scelti tra le specie proposte dalla Regione Marche, trota inclusa.

 

Infine, si è prestata attenzione anche alla indicazione della porzione da somministrare, mediante inserimento di immagini fotografiche corrispondenti a pesi differenti già inserite nelle tabelle in vigore, al fine di agevolare anche la procedura di porzionamento durante la somministrazione dei pasti. Congiuntamente il rispetto delle porzioni ha l’obiettivo di contenere quanto più possibile lo “spreco”, ossia la parte di pietanza non mangiata completamente dal bambino.   E per quanto riguarda eventuali parti di cibi non distribuiti (ad esempio in caso di calo repentino di bambini a mensa, scioperi o circostanze particolari) l’Amministrazione sta studiando la procedura di destinazione delle stesse.