2,5 MILIONI DI EURO PER SOCIALE, SCUOLA E MANUTENZIONI
“Lo scenario attuale nega alle basi l’autonomia degli enti locali e appesantisce la programmazione economica. Di fronte a un quadro come questo, il Comune di Ancona ribadisce la ferma volontà di mantenere invariate quantità e qualità dei servizi alla cittadinanza. Lo fa inviando all’esame del Consiglio comunale una delibera che impegna ulteriori 2,5 milioni su sociale, manutenzioni e scuole”. La convocazione della civica assise sul tema è prevista per il 29 e 30 luglio.
La sintesi dell’assessore al bilancio del Comune di Ancona, Fabio Fiorillo si riferisce a una prepotente riduzione di fondi statali:
“Il governo centrale drena ogni risorsa recuperata dai Comuni a sistemare le difficoltà del bilancio dello Stato centrale. Una situazione alla quale riusciamo a fare fronte solo perché la riorganizzazione del Comune prosegue, e prosegue a dare frutti, così come la capacità di programmazione di questa amministrazione, che permette di mantenere inalterato lo standard dei servizi”.
Per mettere in moto le manutenzioni necessarie alla città, era stato presentato un preventivo al netto delle risorse, pari a 4,7 milioni, che lo Stato non aveva ancora stanziato.
Ora, i capitoli di spesa vengono reintegrati per un ammontare di 2,5 milioni: € 684.000 per spesa sociale (minori, anziani, disabili), € 643.000 per le manutenzioni ordinarie, € 684.000 per le spese scolastiche (mense, libri di stato). Inoltre, è stato reintegrato il fondo di riserva di 213.000 Euro.
Il reintegro permette il mantenimento del livello dei servizi alla città. Questo nonostante il comportamento del Governo centrale che riduce all’osso le risorse per gli enti locali, anziché premiarne la capacità di razionalizzazione.
I fondi giunti dal Governo centrale al Comune di Ancona sono minori dei 4,7 milioni di euro dovuti. Questo perché il trasferimento dei fondi statali si è ulteriormente contratto passando, (totale nazionale) da 625 ml complessivi a 530 ml, di cui solo 470ml per la compensazione IMU-TASI.
Accanto alla minore compensazione, però, continuano i tagli da spending review e ai fabbisogni standard degli enti locali. Al netto di tali tagli il trasferimento statale a compensazione è di solo 2 milioni e 200 mila euro.
Come se non bastasse, lo Stato Centrale ancora tiene aperta la possibilità di attribuire il fondo di compensazione IMU-TASI ai Comuni solo in via teorica, impedendone di fatto la spesa a fini patto di stabilità.
Il riflesso della minore entrata rispetto al 2014 lo si può leggere nel contributo di 2,3 milioni di euro che il Comune di Ancona dà al finanziamento della perequazione intercomunale. Per sostenere le spese dei Comuni con minori capacità fiscali il Comune di Ancona versa al fondo di solidarietà comunale 8,6 milioni, prelevando dallo stesso 6,3 ml.
“Dal 2010 ad oggi, al netto dei trasferimenti compensativi, il Comune di Ancona si è visto ridurre da oltre 19 milioni di euro a 6,3 milioni i trasferimenti statali; nello stesso periodo la normativa imponeva ai Comuni di individuare una serie di fondi, tra i quali il più importante è stato il fondo crediti di dubbia esigibilità pari a 2,8ml, che hanno ulteriormente ridotto la capacità di spesa corrente e soprattutto di investimento” prosegue l’assessore Fiorillo.
Per dare un’idea dell’importanza della riduzione dei fondi a vantaggio dello Stato Centrale si ricordi che l’ammontare della TASI versata dai cittadini di Ancona è pari a circa 12,5 milioni di euro, pari ai trasferimenti tagliati dal 2010 ad oggi.
“Ciononostante, programmando e progettando con questa attenzione, lo standard dei servizi rimane inalterato” conclude l’assessore Fiorillo.