“La nuova Ancona comincia a prendere forma – afferma il sindaco Daniele Silvetti – e con questo progetto si caratterizza come accogliente, produttiva e attenta a sviluppare e mettere a frutto le enormi potenzialità che il territorio, i cittadini, le categorie, le associazioni e gli altri Enti indubbiamente possiedono. Ringrazio il Magnifico Rettore per la disponibilità dimostrata sin dal nostro primo incontro e sono sicuro che questo progetto potrà essere un valido modello di governance anche per molte altre iniziative. L’Università è un partner prezioso, che nessun Comune che ha la fortuna di essere sede universitaria può permettersi di trascurare. La formula della sinergia è vincente e attorno a questa intendiamo coinvolgere tutti i soggetti, che possono diventare protagonisti per rendere Ancona una città universitaria nei fatti e nei risultati”.
“È fondamentale la collaborazione tra istituzioni – afferma il Rettore professor Gian Luca Gregori – per una città universitaria e per le nostre studentesse e i nostri studenti che sono risorse vitali. Compito dell’Università non è solo quello di trasmettere competenze e valori, ma soprattutto di formare “persone” e quindi di contribuire alla crescita culturale e professionale, ma anche personale ed umana”.
“Ancona – afferma l’assessore all’Università Marco Battino, a cui fanno capo l’ideazione e il coordinamento del progetto – ospita attualmente circa 16 mila studenti universitari, la maggior parte dei quali vive qui, utilizza i nostri servizi, esprime bisogni precisi legati alla permanenza in città, alle esigenze di studio, di vita e anche di svago. Questo dà la misura di quanto l’Università incida già e possa potenzialmente incidere nel nostro sistema città, dal punto di vista sociale, economico e di sviluppo. Il nostro intento è quello di far rinascere una forte collaborazione tra pubblico e privato, così che lo studente che viene ad Ancona si senta veramente accolto”.
Il logo rappresenta la silhouette stilizzata dell’arco Clementino, presa come modulo base per la costruzione del marchio, simbolo di apertura e di accoglienza. L’arco Clementino è infatti la porta di ingresso in città dal mare, una porta monumentale che funziona anche come cannocchiale visivo verso la città, un punto di vista privilegiato che, attraverso la sua arcata, inquadra l’arco di Traiano e la cattedrale di san Ciriaco. Il logo si declina inoltre in diverse versioni e colori, per rendere riconoscibile in modo versatile l’identità delle diverse facoltà dell’Ateneo, ma anche i diversi tipi di servizi dedicati agli studenti (dagli alloggi, ai trasporti, agli eventi, ai circuiti di convenzione). La formulazione ideata potrà inoltre funzionare come contenitore di immagini significative, ad esempio dei monumenti e dei luoghi simbolo del capoluogo dorico, ma anche di specifici eventi, appuntamenti, servizi.
Attorno ad esso, dunque, si costruirà una serie di iniziative concrete, che stanno prendendo forma dalle progettualità dell’Amministrazione e in particolare dell’assessorato competente, ma soprattutto dal confronto che sindaco e assessore hanno avviato in primis con il rettore e poi con i presidi, per comprendere le esigenze dei singoli plessi. Un confronto che proseguirà nei prossimi giorni con il presidente del Consiglio studentesco e con le associazioni degli studenti. Il tutto, per strutturare una formula efficace di collaborazione finalizzata a far crescere Ancona come città universitaria.
La prima delle azioni, a cui gli uffici stanno già lavorando, è la realizzazione di una card universitaria, che metterà a sistema l’offerta del territorio, con una serie di convenzioni e di agevolazioni riservate agli studenti iscritti all’Ateneo anconetano. Di questo circuito di collaborazione faranno dunque parte a pieno titolo anche le associazioni di categoria e le Aziende che garantiscono in città il funzionamento dei servizi pubblici. L’iniziativa, infatti, è già stata condivisa e in parte strutturata con le associazioni di categoria incontrate nelle scorse settimane.
“Non sarà – spiega l’assessore – una semplice rivisitazione della vecchia card già esistente, che non è di fatto efficace per i nostri obiettivi e soprattutto non è conosciuta a sufficienza dai potenziali utenti (da gennaio 2023 a oggi sono state emesse solo 70 card), ma di uno strumento di governance condivisa delle politiche di accoglienza destinate agli universitari, che si baserà prima di tutto sulla sinergia tra enti e soggetti, sulla semplificazione delle procedure, sulla digitalizzazione dei processi e, ovviamente, su un’operazione serrata di comunicazione e promozione, a partire dal 2024, quando questo strumento potrà essere a disposizione del mondo universitario dorico”.
Parallelamente, il Comune, a questo punto dotato di uno strumento di riconoscimento fortemente identitario e di una proposta che andrà rafforzandosi nel corso dei prossimi mesi, garantirà la propria presenza all’interno nei chiave dell’attività e della vita universitaria, a partire dagli appuntamenti fissi come Sharper, gli open days e le settimane zero dedicate agli studenti, in una logica di compresenza, che comincia proprio oggi, nella sede del Comune, in uno degli appuntamenti più significativi per la Politecnica, pensato per vivere nel cuore della città, che per due giorni sarà animata dagli studenti di tutta Italia e non solo, dalle loro famiglie, dai loro parenti e dai loro amici.
Ultimo aggiornamento
27 Luglio 2023, 20:46
Pubblicazione
27 Luglio 2023, 20:46