L’ASSESSORE ALLA CULTURA, PAOLO MARASCA, SULLA SCOMPARSA DI ROBERTO PAPINI

La tragica scomparsa di Roberto Papini ci addolora,e spinge l’intera Ancona a una riflessione sui suoi cittadini più illustri. Papini era un grande artista, schivo e modesto, di carattere opposto alla moda attuale, che vuole tutti pronti ad apparire spesso in maniera eclatante per farsi valere. In lui, prevaleva il rapporto con la materia, e lo studio di soluzioni artistiche spesso all’avanguardia, come l’attenzione al concetto di scarto in tempi non sospetti, che lo porta a un lavoro certosino, metodico, introspettivo. Papini, al quale il Museo Tattile Statale Omero, con il Comune di Ancona, dedicò una grande mostra tra il 2011 e il 2012, testimonia la particolarità dell’essere artista, l’unicità e, nel suo caso, l’ostilità a una catalogazione esplicita e precisa dell’opera, ma al tempo stesso la forza creativa, la spinta a fare, a trasformare il singolo oggetto in una  Cosa epica e sacra.

Il profilo schivo della persona non deve farci dimenticare quello, altissimo, dell’artista, che conferma ancora una volta la tendenza di Ancona a crescere e ospitare figure capaci di fare i conti, senza compromessi, con il significato più profondo dell’espressione culturale.

Ultimo aggiornamento

23 Aprile 2019, 12:02

Pubblicazione

23 Aprile 2019, 12:02