25° ANNO FAIC- FORUM DELLE CITTA’ DELL’ADRIATICO E DELLO IONIO:

OGGI ALLA MOLE SI PARLA DI STRATEGIA MACROREGIONALE, COOPERAZIONE, PROGETTI CONDIVISI NEL SETTORE DELLA BLUE ECONOMY E DELLA CULTURA.

DOMANI A PALAZZO CAMERATA L’ASSEMBLEA E IL RINNOVO DELLE CARICHE

Continuerà domani a Palazzo Camerata con la riunione del direttivo e con l’assemblea generale che eleggerà il nuovo presidente e le altre cariche, il 25° Meeeting FAIC in corso fino a questa sera alla Mole. Un evento celebrativo ma non solo- hanno sottolineato in apertura il Segretario generale del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, Anna Maria Bertini, il Sindaco di Ancona Daniele Silvetti e il primo cittadini di Ascoli Piceno, presidente ANCI Marche, Marco Fioravanti.

Le municipalità insieme all’ANCI sono stati i precursori illuminati del percorso che ha portato alla Macroregione- ha messo in evidenza il Sindaco Silvetti- e oggi il il FAIC rivendica il suo ruolo come interlocutore e come esempio di condivisione di buone prassi”.

E’ stato sottoscritto dal Comune di Ancona e dall’ANCi regionale- ha dichiarato in apertura dei lavori il Segretario FAIC Anna Maria Bertini– il documento che alla fine del secolo scorso ha posto le basi per questa associazione no profit che ha dato l’avvio alla prima strategia europea della Macroregione Adriatica, denominata EUSAIR. Un anniversario importante che condividiamo con diversi sindaci del FAIC, presenti e collegati con noi i quali il sindaco di SPALATO e il vicesindaco di Scutari, i sindaci delle nuove città, quali Macerata, Civitanova Marche, Urbino, Macerata e Kisela Voda.

La cooperazione che è alla base del FAIC- ha sottolineato il presidente ANCI Marche, Fioravanti- si alimenta con buone pratiche interne ed esterne che riguardino in particolare la transizione ecologica. Non c’è sostenibilità ambientale senza transizione ecologica, senza vedere il mare come una economia in crescita per tutta la regione. A questo tema si lega la crescita culturale nella quale il FAIC coinvolge i giovani, promuovendo da anni occasioni di scambio e formazione anche con la collaborazione dell’ISTAO” .

Ha portato il saluto dei governi della Macroregione il capo del Segretariato permanente IAIL, che risaele all’anno 2000, Fabio Pigliapoco. “Non esiste strategia macroregionale se non esiste la sussidiarietà, se non si raccolgono suggestioni, aspirazioni e richieste che provengono dalla base, da parte dei futuri utilizzatori dei servizi. Siamo collettori di esigenze verso la macchina burocratica che comunque deve esistere. L’invito alle città del FAIC e alle Camere di Commercio a quello di essere sempre più presenti”.

Istituito nel 1999 con la Carta di Ancona a dieci anni dalla conclusione della disastrosa guerra dei Balcani- ha ricordato Mario Baldassari, Presidente ISTAO, che ha moderato il primo panel- il FAIC ha attraversato un cambiamento epocale, in particolare con 3 accadimenti: l’avvento della globalizzazione che ha modificato l’ordine mondiale, il Covid e le guerre in atto. Questo scenario fa emergere ancora di più l’importanza strategica della costituzione dell’area Adriatico Ionica, non così baricentrica nel secolo scorso, e ora assolutamente sì. L’intuizione dei FORA si rivela oggi ancora più importante, quale processo dal basso: mettendosi insieme e convergendo sui progetti, con obiettivi precisi da perseguire insieme. Il successo di questo 25° sarà quelli di fare emergere la rete in connessione con le altre reti”.

Al FAIC si è affacciato anche un esperto di Storia del bacino Adriatico e Mediterraneo, il prof. Egidio Ivetic dell’Università di Padova, che nella sua lectio magistralis, partendo dallo sviluppo storico dell’area adriatico ionica, ha tracciato una breve analisi dei conflitti attuali e degli scenari che si prospettano. Il Mediterraneo è sempre più al centro della geopolitica- ha detto tra le altre cose- ed è di competenza di una Unione Europea sempre più allargata verso il Levante (ingressi Cipro e Malta, ad esempio) con Il 77% delle coste del Mediterraneo che ricadono nella sua giurisdizione. La visione continentale che ha dominato fino ad oggi, dovrà necessariamente evolvere e tenere conto di politiche di integrazione, bisogna ancora lavorarci. UniaAdrion- Forum delle Università si sta impegnando in questa direzione- ”.

Hanno partecipato al panel del mattino anche esponenti della Regione Marche, del Comitato delle Regioni, dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa e il vice presidente FAIC, Luigi Albore Mascia, sindaco di Pescara

Nel primo pomeriggio la tavola rotonda dei SINDACI, in particolare Ivica Puljak, Sindaco Città Spalato,  città legata ad Ancona con gemellaggio che ha superato il mezzo secolo, Panagiotis Ntais, Sindaco Città Igoumenitsa, Rudin Beka, Vice Sindaco Città Scutari,  Mirko Ivanovski, Segretario Generale Città Kisela Voda,  Fabrizio Ciarapica, Sindaco Civitanova Marche,  Katuscia Cassetta, Delegato del Sindaco di Macerata e Maurizio Gambini, Sindaco Urbino e quindi le sessioni dedicate a BLUE ECONOMY nella Macroregione e ARTE E CULTURA.

Con le 46 municipalità che provengono da Albania, Serbia e Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Nord Macedonia, Repubblica di San Marino, il FAIC interagisce con gli altri due Fora presenti sul territorio del bacino Adriatico Ionico, il Forum delle Camere di Commercio (FORUM AIC) e il Forum delle Università (UNIADRION) con il supporto del Segretariato Permanente per l’Iniziativa Adriatico Ionica (AII/ Adriatic Ionic Initiative), tutti con sede ad Ancona.

Ultimo aggiornamento

25 Ottobre 2024, 09:43

Pubblicazione

24 Ottobre 2024, 13:40