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MOSTRA “POESIA COME MISURA DELL’ESATTEZZA DI VITA”
Maggio 30 - Giugno 2
Da sabato 25 maggio a domenica 9 giugno dalle ore 17:00 alle 20:00 all’Associazione Culturale Galleria Papini, sarà possibile visitare la mostra “Poesia come misura dell’esattezza di vita” di Silvia Fiorentino.
DESCRIZIONE
Il concetto fondamentale di questa nuova mostra di Silvia Fiorentino alla Galleria Papini è la poesia.
Centrale nella produzione di Silvia, la poesia è esattezza e libertà, e coincide con la vita: da ciò il titolo, che evidenzia questa essenzialità della poesia per l’arte e la vita dell’artista.
L’esordio del percorso, strutturato come una sinfonia in tre “movimenti” legati tra loro, è affidato agli acquerelli di piccolo formato, da considerare poesie essi stessi: un’elegia di colori e sentimenti che rappresentano il contatto tra corpi di ogni sesso età razza genere specie.
Contatto e esattezza sono le parole che danno forma a queste immagini di incontri tra corpi diversi che creano affettività e scambio, nella ricerca di una zona franca dove le parti si danno per avere qualcosa che non è di nessuno ed è di entrambi: qui nasce la poesia.
L’esattezza è anche ciò che dà a questi incontri il loro vero valore: abbracci, baci, corpi che si avvicinano, gesti di incontro che diventano poesia dello sguardo.
La libertà e la gioia di questi gesti si ritrova nel colore, nella trasparenza vivace dell’acquerello, esaltato dai passepartout (voluti, mi piace sottolinearlo, da Silvia stessa, artista sempre attenta e raffinata nell’allestimento delle sue esposizioni).
Il secondo movimento della mostra sono le sculture, dove si evolve la zona franca dell’incontro e non esistono più un io e un tu.
Il contatto non si controlla più, facendo nascere legami naturali e cose inaspettate: l’esattezza della poesia lascia spazio ad altro.
I corpi si uniscono e si trasformano, dando forma a un altro concetto che è la metamorfosi: le madri con bambino tornano ad essere un sol corpo, le chiome di donna diventano cascate o frondosi rami di piante.
La metamorfosi da luogo all’inaspettato.
L’acquerello è poesia dell’incontro, la scultura è metamorfosi del contatto: le opere dialogano in un simposio poetico.
Cambiano anche i colori: alla vivacità cangiante della pittura risponde l’avorio della ceramica.
Partendo dall’esattezza della poesia, in queste sculture si è compiuto un capovolgimento: il contatto lascia spazio alla trasformazione, la regola alla libertà di essere e di divenire.
Il divenire si conclude circolarmente su altri acquerelli, terzo movimento di questa sinfonia poetica sull’incontro, che ci evocano l’ultima parola chiave: la corrispondenza.
Questi acquerelli sono però diversi, più grandi e citano le statue con precisione: se prima l’esattezza del contatto dipinto lasciava spazio all’indefinito della metamorfosi plastica, ora il corpo metamorfico corrisponde con esatta precisione all’immagine dipinta.
La corrispondenza tra le opere ha dato vita a questo percorso iconografico che, snodandosi in variazioni di pensieri e tecnica, ci riporta al contatto: il legame – evocativo e iconografico – tra acquerelli e sculture lascia dietro di sé una traccia e proprio tale corrispondenza chiude il cerchio riportandoci alla poesia dell’acquerello, punto di partenza e di arrivo con cui torna anche il colore.
Pensieri e immagini sono dunque la stessa cosa: Poesia.
La poesia è il leitmotiv della sinfonia sull’incontro, in immagini e pensieri, messa in scena in queste stanze da Silvia Fiorentino, dove ha preso forma la corrispondenza di forma e rappresentazione, di colori e bianco, di esattezza e indefinito, di Arte e Vita.
Alcune opere di questa mostra sono esposte anche presso lo studio EST Platform di via Bernabei, 37.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
L’ingresso è libero.
La mostra è aperta dal giovedì alla domenica.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.galleriapapini.it oppure inviare un email all’indirizzo galleriapapini@gmail.com.