POPSOPHIA, DAL 21 AL 24 MARZO IL FESTIVAL ALLA MOLE. ECCO IL PROGRAMMA

POPSOPHIA, DAL 21 AL 24 MARZO IL FESTIVAL ALLA MOLE. ECCO IL PROGRAMMA

Il Festival

La prima edizione di Popsophia ad Ancona indaga il rapporto tra il male e i fenomeni della cultura pop. Sarà questo il tema del festival che per quattro giornate porterà ad Ancona, dal 21 al 24 marzo, la riflessione attorno ai fenomeni della violenza, della spettacolarizzazione della crudeltà e delle pulsioni inconfessabili.
Come letteratura, serie tv, cinema e nuovi media parlano di violenza? Come raccontano quella pulsione che è alla base della specie umana e che sembra caratterizzarci? Quel “male” che sembra sempre esterno, ma invece ci pervade come un demone interno, che temiamo, ma che ci affascina anche quando è raffigurato da rappresentazioni estreme.
Il festival sarà strutturato in incontri pomeridiani con autori e scrittori, docenti e giornalisti e in philoshow serali dove il racconto attorno alla crudeltà e alla malvagità dell’animo umano viene arricchito dalle esibizioni live della band Factory che aggiungono, col loro pentagramma musicale, ulteriori suggestioni alla narrazione del tema attraverso la musica e le canzoni.

Il programma

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Il festival inaugura giovedì 21 marzo, alle 18 con il vernissage della mostra alla sala Boxe della Mole con gli interventi di Viviana Caravaggi sul metaverso, Evio Hermas Ercoli e Roberto Cresti. Alle 21.15, sempre alla Sala Boxe la presentazione del festival al pubblico con ospiti Michele Capuani che affronterà il tema del “male” tra moda e design e la direttrice artistica Lucrezia Ercoli che presenterà in anteprima il suo nuovo libro edito da Ponte alle Grazie e dedicato al tema del festival. Ad impreziosire la serata di apertura l’incursione musicale recital dell’artista, scrittore e musicista Ivan Talarico.

VENERDI’ 22 MARZO il festival entra nel vivo con i 3 incontri pomeridiani a partire dalle ore 18 inseriti all’interno delle tre rassegne: Philofiction, Cinesophia e Mediascape. Ospiti della prima giornata Alice Valeria Oliveri sulla spettacolarizzazione della morte nella tv del trash per spiegare cosa succede quando l’intrattenimento popolare e generalista si incrocia con la morte, dal Grande Fratello alle trasmissioni di Barbara D’Urso. L’analisi di Salvatore Patriarca (ore 18.30) esplora invece il male come scelta attraverso filosofia, cinema e televisione, passando dai malvagi “classici”, da Giuda a Vito Corleone, per arrivare ai moderni Joker, Dexter e Walter White di Breaking Bad. Chiude la terna pomeridiana Eugenio Radin (alle ore 19) che offre la sua riflessione sul terreno delle argomentazioni online, ravvisando il “male” nel combattere anziché dibattere.
Alle 21.15 il primo dei philoshow dal titolo “Il male del nostro tempo. Nichilismo, scontentezza, canzonette”, con ospite Marcello Veneziani. Uno spettacolo inedito dove la musica sarà il viatico per indagare le insidie della vuota insoddisfazione e il corto circuito per il quale le canzoni, da momenti di svago leggero invece possono parlare di nichilismo e “voglia di niente”. Un viaggio nella musica “leggera” da Modugno a Luigi Tenco, da Vasco Rossi a Califano, fino ai contemporanei Colapesce e Di Martino.

 

SABATO 23 MARZO è dedicato alle distopie e all’intrattenimento ad alta tensione proposto da serie tv del genere crime, ma anche alla narrazione dei conflitti in atto. Ad aprire la rassegna Philofiction due esperti di serie tv come Diego Castelli e Marco Villa (ore 18) che affronteranno il tema del “male” nelle serie tv degli ultimi 20 anni, da Breaking Bad a Dexter e Succession. A seguire (18.30) Gennaro Carillo, docente di Storia del pensiero politico all’Università di Napoli offrirà una riflessione sulla politica dominante contemporanea afflitta da cospirazionismo, post verità. Un topos che il cinema ha saputo confezionare per offrirlo al pubblico attraverso il grande schermo. E in chiusura alle 19 a Davide Bennato è affidato lo studio sulla narrazione della guerra attraverso i nuovi media, un tentativo di andare oltre la dicotomia tra un mondo costruito sui fatti e un mondo edificato sulle sue interpretazioni.
Alle 21.15 il philoshow serale non può che raccogliere tutte le suggestioni del pomeriggio in uno spettacolo ai confini del reale dedicato alle distopie: “Il peggiore dei mondi possibili” il titolo dell’incontro condotto e ideato da Lucrezia Ercoli e con ospite il divulgatore scientifico Michele Bellone. Un viaggio musicale e filosofico fra immaginari diventati leggendari: da 1984 di George Orwell ad Arancia Meccanica, da Brazil a Black mirror. Immaginari in cui dalla paura per il controllo e la compressione delle libertà si passa a quella per la tecnologia in grado di risucchiare l’umanità creando un mondo post apocalittico.


DOMENICA 24 MARZO

L’ultima giornata del festival vede protagonisti Oriana Binik, Alessandro Beretta ed Eleonora Caruso. Attraverso i loro interventi pomeridiani alla Sala Boxe verranno sottolineati ulteriori aspetti del lato oscuro della società e del piacere provato di fronte alla spettacolarizzazione dell’orrore. “Dal true crime al dark tourism” il titolo dell’intervento di Oriana Binik, sociologa e criminologa che spiegherà quando e perché possiamo definire “sublime” il crimine e la fascinazione per la violenza (ore 18). Aspetti analoghi verranno scandagliati nel cinema dallo scrittore e giornalista Alessandro Beretta (18.30) per la rassegna Cinesophia, con l’intervento dal titolo “Verrà il male e avrà i tuoi occhi. Da Arancia meccanica a La casa di Jack (Von Trier)”, mentre a concludere (alle 19) Eleonora Caruso affronterà il tema quanto mai attuale della “moderazione” dei commenti nei social, fra haters e video di violenza e politicamente scorretto.
Alle 21.15 la chiusura della 4 giorni di Popsophia con un concerto di musica e parole, alla scoperta delle radici filosofiche del rock e delle vite e dei brani di autori diventati leggende, ma che hanno bruciato le proprie vite fra eccessi, ricerca dell’altrove e male di vivere. “Simpathy for the devil” il titolo dello spettacolo tratto dall’omonimo brano dei Rolling Stones che con la guida sapiente di Carlo Massarini che ritorna dopo l’anteprima di dicembre dedicata a Lucio Dalla, condurrà lo spettatore nei meandri della mente e del cuore di artisti come Janis Joplin, Amy Winehouse, Brian Jones, Jim Morrison

 

Tutti gli incontri sono ad ingresso GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. Sarà possibile prenotare a partire da lunedì 18 marzo sul sito www.popsophia.com


I LABORATORI

BUONI E CATTIVI – LABORATORIO FILOSOFICO PER I BAMBINI –  Dal 22 al 24 marzo Popsophia organizza i laboratori filosofici per bambini e adulti a cura di Sophratica. Un’ora e mezza di “pratica filosofica” per trovare in noi e con gli altri le risposte sull’esistenza.
I laboratori dedicati saranno due: quello per bambini e ragazzi suddivisi in due fasce di età: dai 5 ai 10 anni e dagli 11 ai 13 anni (numero massimo di partecipanti 30, su prenotazione tramite il sito di Popsophia) che saranno divisi in base all’età per mettersi in gioco attraverso la pratica del pensiero. A partire da immagini, storie, canzoni i bambini e i ragazzi verranno invitati a dialogare su chi è buono e chi è cattivo. Attraverso la domanda, strumento privilegiato della Philosophy for Children, verrà costruito un viaggio su una delle questioni più urgenti delle nostre vite alternando momenti di dialogo a momenti di attività creativa.
Un laboratorio sarà invece dedicato agli adulti per approfondire nella modalità del “Café Philo” gli spunti offerti dagli incontri del festival sul tema dello “Spettacolo del male”. Una riflessione condivisa in forma di dialogo sulla possibilità di definire bene e male. Disponibilità massima di 20 partecipanti ad incontro.
I laboratori sono tutti ad ingresso gratuito su prenotazione. Da venerdì 22 marzo a domenica 24 marzo, alle 17.30 (lab per bambini) e alle 19.30 (lab per adulti). Durata degli incontri 1 ora e mezzo.

LA MOSTRA

PENTAGON – LA RAGIONE AUREA DELLA BELLEZZA – Mega, la Meta Gallery di Popsophia ospiterà una nuova mostra. Un omaggio alla composizione pentagonale della Mole Vanvitelliana. Una “figura cosmica” che in sé racchiude l’enigma dell’universo con i suoi cinque elementi: il fuoco, la terra, l’aria, l’acqua e lo spirito. La Pentade, il cinque, il numero pitagorico della bellezza, dell’armonia. Il pentagono è il luogo eletto del pensiero, la sua diagonale è la sezione aurea perfetta, che combina il due, il primo numero pari, e la perfezione del tre, il più piccolo dei dispari. L’unione perfetta dei diseguali, cioè il pentagono. Una mostra filosofica, dove, per dirla con Platone, “non entri chi non conosce la geometria”.
Sale della Corte della Mole Vanvitelliana – Ancona
APERTA DAL 21 AL 24 MARZO – dalle 17 alle 19 e dalle 21 alle 23
INGRESSO GRATUITO
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
tramite whatsapp al numero +393398108134.

Ultimo aggiornamento

24 Marzo 2024, 18:24

Pubblicazione

22 Febbraio 2024, 14:45