DA DOMANI ALLA MOLE RITORNA IL FESTIVAL DELLA STORIA

La V edizione è dedicata al tema “Dèmoni”. Storici, filosofi, economisti, imprenditori e artisti per quattro giorni indagheranno nel lato oscuro dell’animo umano e nelle pagine più buie del nostro passato. Ingresso libero.

Da domani 21 settembre- inizio ore 17:00- fino a domenica 24 settembre la Mole Vanvitelliana ospiterà la V edizione del Festival della Storia, organizzato dalle Edizioni Affinità Elettive, in collaborazione con Istituto Gramsci, Istituto Storia Marche, Anpi Ancona, Associazione universitaria Gulliver e Associazione Italiana di Cultura Classica. Il patrocinio e la compartecipazione sono del Comune di Ancona e di altre istituzioni.

Quattro giorni di incontri ed eventi, da giovedì 21 a domenica 24 settembre, tra l’Auditorium Tamburi e la Sala delle Polveri.

Il tema conduttore, “Dèmoni”, è dettato dalle suggestioni generate dai fatti recenti. La pandemia prima, quindi la guerra in Ucraina, le crisi finanziarie, per citarne solo alcuni, hanno spesso indotto nel pensiero comune la tentazione a credere che il demonio abbia messo lo zampino nella nostra storia.

Grazie al contributo di 26 ospiti eccellenti, storici di chiara fama, scrittori e interpreti del presente, si approfondiranno altrettanti momenti della storia, antica e recente, per indagare e riflettere sul ruolo dei dèmoni, a partire dalla prolusione, affidata a Renato Moro, alle 17 di giovedì 21 settembre, in Auditorium, dal titolo “La crisi della storia”.

A guidare il pubblico in questo viaggio dantesco, saranno alcuni “virgilio”: intellettuali e giornalisti locali. Tra gli ospiti presenti in questa edizione, lo storico Edgar Feuchtwanger in collegamento dall’Università di Southampton: il professore emerito racconterà dei suoi studi e della sua storia personale, a partire dall’infanzia vissuta a Monaco, da vicino di casa di Hitler. Ad affrontare i dèmoni dell’Olocausto sarà Emanuele Fiano (La lezione della Shoah), mentre di quelli della mafia, una minaccia per la democrazia, si occuperà Giuseppe Bommarito. Paolo Giunta La Spada chiuderà il festival, domenica 24 settembre, con l’analisi degli avvenimenti dell’8 settembre 1943, e le loro conseguenze. I dèmoni di Napoleone saranno al centro della conversazione di Luigi Mascilli Migliorini, mentre delle “potenze demoniache”, che nei secoli bui portarono tante donne sul rogo, tratterà Marina Marazza. Dalle guerre del passato a quelle dell’attualità, con “La pace dentro l’abisso della guerra”: sarà Flavio Lotti a dialogare con Silvana Amati sullo scontro in atto, che ha riacceso la guerra in Europa.

Questa edizione del Festival della Storia fornirà tanti altri spunti di riflessione sull’attualità, esplorando i dèmoni nell’economia e nell’impresa, con il presidente del Gruppo Elica Francesco Casoli, e con il professore Franco Amatori; nella finanza, argomento di Piero Alessandrini; nella religione, con Fernando Frezzotti; nella politica, con il professore e già ministro Gaetano Quagliariello e con l’onorevole Miguel Gotor. Non poteva mancare la filosofia: sul “pensiero sulfureo”, da De Maistre a Schmitt, dialogherà Carlo Galli. E di quel “diavolo in noi”, di cui si occupa la psichiatria, è chiamato a parlare Luigi Basso; mentre del disagio psicologico, “tra illuminazione e tenebra”, si occuperanno Alessandra Fermani e Matilde Morrone Mozzi. Infine, sulla affermazione della libertà femminile, parlerà Alessandra Bocchetti. Un grande spazio è, come sempre, dedicato al mondo dell’Arte. Tante, le voci illustri che verranno accolte alla Mole nei quattro giorni del Festival. Il dèmone dell’arte della recitazione, capace di possederci, sarà evocato dall’attrice Maddalena Crippa, dialogando con il direttore dell’Amat Gilberto Santini (Essere posseduti dal teatro), mentre del cinema è chiamato a evocare i dèmoni Giacomo Manzoli. A rintracciare demoni nella storia dell’arte e della letteratura, saranno il critico Massimo Raffaeli, il rettore dell’università di Macerata John McCourt, il direttore della Direzione Regionale delle Marche Luigi Gallo. Spazio alla musica nella serata di sabato 21 settembre. Nella lezione/concerto “La canzone, la storia” Mario Severini, frontman dei Gang, una delle massime espressioni del combat rock italiano, dialoga con Massimo Papini e Sergio Sparapani. Canzoni dal vivo saranno eseguite dallo stesso Severini. Non poteva mancare “Il dèmone del lavoro”, al centro di una tavola rotonda che si terrà sabato 23 settembre alle 10.30 nella Sala delle Polveri, cui sono chiamati a intervenire le autorità, i politici, gli storici dell’impresa e i sindacalisti.

La consueta passeggiata storica sarà condotta da Claudio Bruschi, domenica 24, sul tema “Il mondo prima di Basaglia”. Appuntamento alle 10.30 all’ingresso del Cras, in via Colombo, per una visita guidata a quella che fu la sede del manicomio di Ancona.

«Questo Festival è un importante laboratorio permanente del territorio dalla significativa valenza culturale. Una palestra da offrire alle nuove generazioni che mi stanno particolarmente a cuore – il commento del sindaco Daniele Silvetti. – Mi impegno fin da ora a nome della Giunta a sostenere le future attività del Festival che si approccia alla storia in modo dinamico. Su questo come sindaco voglio rendermi partecipe e dare un segnale a tutto il Comitato promotore».

A spiegare la scelta del tema la Presidente del Festival Valentina Conti «Il tema “Démoni” Declinato nelle sue varie accezioni nel tentativo di ricostruire il testo segreto del grande libro della Storia. La conoscenza storica è forse l’unico antidoto all’idea, questa sì luciferina e demoniaca, che si possa prescindere da ciò che siamo stati, e soprattutto che si possa riscrivere la storia per bieche finalità contingenti di sopraffazione e di dominio».

Ripete al sua partecipazione al Festival della Storia anche l’Amat, il cui Direttore Gilberto Santini dialogherà con l’attrice Maddalena Crippa «Per l’Amat è importante partecipare a questo prodotto culturale di alto livello nella città, in cui abbiamo la nostra sede – spiega Raimondo Arcolai. – Portiamo al Festival un’attrice straordinaria come Maddalena Crippia, la migliore della sua generazione. Ci racconterà del demone dell’arte e del teatro, ma anche tanti aneddoti della sua incredibile vita e delle sue collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi del teatro».

Tutti gli eventi del Festival della Storia sono gratuiti e senza prenotazione.

È possibile consultare il programma completo sul sito www.festivalstoriancona.it e sulle pagine social del Festival.

Ultimo aggiornamento

20 Settembre 2023, 14:24

Pubblicazione

20 Settembre 2023, 14:23