A seguito della comunicazione di Multiservizi dell’avvenuta attivazione degli scolmatori nella serata di ieri, in via presuntiva e cautelativa è entrata in vigore fino alle ore 24 di oggi 26 agosto l’ordinanza di divieto di balneazione per la spiaggia di Palombina e Torrette.
Si tratta di un provvedimento di natura cautelare adottato in base alle modifiche oggi apportate alla ordinanza sindacale n. 77 del 6 agosto scorso e relativa ai divieti temporanei di balneazione previsti in caso di maltempo.
Infatti, a seguito di una riunione che ha visto il sindaco Valeria Mancinelli incontrare i vertici di Multiservizi insieme al servizio comunale preposto, il primo cittadino ha accertato che nei precedenti episodi verificatisi uno in territorio di Ancona e altri 8 in territorio di Falconara (le spiagge sono contigue e presentano le stesse caratteristiche per correnti marine e stato del fondale) , le analisi attuate dall’Arpam su prelievi effettuati nelle 24 ore successive all’attivazione degli scolmatori hanno sempre confermato l’assenza di inquinamento.
Pertanto l’ordinanza 77 del 6 agosto è stata modificata disponendo il divieto di balneazione in caso di attivazione degli scolmatori per le 24 ore successive all’evento in questione.
Si tratta comunque di un provvedimento di cautela, attuato al fine di prevenire inconvenienti alla salute pubblica.
“La serie storica di analisi con esito negativo da parte dell’Arpam, che effettua prelievi e controlli entro le 24 ore dall’attivazione degli scolmatori, ci conforta e conferma la qualità delle acque a mare dopo alcune ore dall’evento. Pertanto abbiamo ritenuto sufficiente adottare in via cautelativa, un divieto di balneazione temporaneo per 24 ore. Questo per rispondere in modo equilibrato a due esigenze: da un lato garantire la salute pubblica anche in via precauzionale come ci impone la legge, dall’altro tutelare le attività economiche e la fruibilità del litorale da parte dei cittadini” spiega il sindaco Mancinelli.
Inoltre si ricorda che comunque sono già apposti in prossimità degli sfioratori di piena sul litorale dei cartelli di avviso che informano i bagnanti che in caso di precipitazioni c’è un rischio di sversamento a mare di acque reflue miste ad acque piovane. Pertanto viene sconsigliata la balneazione per rischio di inquinamento di breve durata che si risolve, secondo quanto disposto in via teorica e cautelativa dalla legge, in un massimo di 72 ore.
Quindi i cartelli riportano la norma di legge con la cautela massima prevista, l’Amministrazione ha comunque adottata una cautela sulla base di dati certi e appurati dalle verifiche attuate direttamente dall’Arpam.
In ogni caso l’Arpam continuerà comunque ad effettuare periodiche analisi microbiologiche (sia standard durante la stagione che quelle straordinarie in caso di sversamento) per garantire la massima tutela dei bagnanti.
Ultimo aggiornamento
27 Agosto 2015, 10:30
Pubblicazione
27 Agosto 2015, 10:30